Aumentano i contagi di Covid e ritorna il tampone obbligatorio: ecco chi deve farlo

Il numero di persone positive al Covid è in continua crescita, per questo diventa nuovamente obbligatorio sottoporsi al tampone. Ecco quando è necessario e per chi.

Le restrizioni legate alla pandemia sembravano essere finora un lontano ricordo, ma invece non sembra essere così. È in crescita infatti il numero di persone che risulta essere positivo al Covid, anche se grazie al vaccino, a differenza di quanto accaduto qualche anno fa, sono davvero poche le persone che fortunatamente hanno sintomi gravi. Nella maggior parte dei casi può bastare restare qualche giorno a casa, come accade in genere a causa dell’influenza, per tornare a essere negativi.

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Il numero di casi di positivi al Covid è in crescita – Abruzzo.cityrumors.it

Quello che sta accadendo non può certamente lasciare tranquilli, soprattutto perché siamo ormai prossimi alle festività natalizie, proprio per questo sarà facile che in tanti si ritroveranno con i parenti, alcuni dei quali provenienti anche da lontano. Non potrà quindi che essere indispensabile agire con cautela, soprattutto per proteggere gli anziani, che rappresentano i soggetti più a rischio.

Ora sarà necessario fare di nuovo il tampone anti Covid

Chi pensava che il Covid fosse definitivamente sconfitto non può che ricredersi, molti potrebbero infatti conoscere qualcuno che propri in questo periodo ha scoperto di essere positivo. Il timore delle istituzioni è che possa esserci un nuovo picco dei contagi, a maggior ragione ora che in tanti si sposteranno per trascorrere le festività con i parenti.

La cautela è massima, per questo si sono stabilite alcune situazioni in cui non si potrà fare a meno di sottoporsi al tampone, strumento che abbiamo imparato a conoscere nel pieno della pandemia. Le persone che presentano sintomi con quadro clinico compatibile con Covid-19 dovrebbero effettuare il test, non solo per capire se si sia contratto il Coronavirus, ma anche i numerosi virus respiratori tipici del periodo, quali virus influenzali, virus respiratorio sinciziale (Vrs), rhinovirus, virus parainfluenzali, adenovirus, metapneumovirus, bocavirus.

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Sottoporsi al tampone per individuare il Covid è fondamentale – Abruzzo.cityrumors.it

In genere è bene prediligere i test molecolari da laboratorio, che risultano essere i più efficaci, in alternativa si possono effettuare quelli previsti in farmacia o da fare in autonomia a casa. C’è però una differenza evidente rispetto a qualche tempo fa: non è più necessario rispettare i cinque giorni di isolamento in caso di positività, i medici consigliano comunque, se possibile, di restare in casa fino a che i sintomi persistono.

Se non si ha la possibilità di farlo, è bene utilizzare una mascherina di tipo FFP2 se si è positivi e si entra a contatto con altre persone. La risalita del numero di positivi al Covid non può che richiedere qualche cautela in più nella propria quotidianità, soprattutto per chi è a contatto con una persona anziana in modo più o meno costante.

I consigli che abbiamo ascoltato nel pieno della pandemia restano quindi validi.  Non solo evitare per quanto possibile i luoghi affollati, ma anche stare lontani dai più fragili lavarsi bene le mani.

Covid in aumento mascherina
E’ bene iniziare a mettere la mascherina per proteggerci dal Covid-Abruzzo.cityrumors.it

Se i sintomi che sembrano essere influenzali dovessero durare più di tre giorni, sarebbe bene contattare il proprio medico, soprattutto se si è immunodepressi o qualcuno della propria famiglia è in questa condizione. Non è necessario invece assumere, specie se in autonomia, un antibiotico, si rivela infatti inutile contro i virus.

È bene inoltre effettuare test diagnostici per SarsCoV-2 al momento dell’accesso” ai pazienti che devono accedere alle strutture residenziali sanitarie e socio-sanitarie, secondo quanto previsto dall’ultima circolare diffusa dal Ministero della Salute. La stessa pratica deve essere osservata per chi è in entrata e in uscita da pronto soccorso e ospedali.

Le autorità sanitarie continuano inoltre a sottolineare quanto sia importante sottoporre al vaccino oltre a fragili e immunodepressi, anche chi ha più di 60 anni. Il principio dovrebbe essere osservato anche per chi ha dai sei mesi in su e soffre di patologie croniche. L’iniezione anti-Covid dovrebbe essere eseguita ad almeno quattro mesi di distanza dall’ultima immunizzazione oppure dall’ultima volta che si è contratto il virus del Covid.

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