Un insegnante ha ammesso di aver abusato sessualmente di uno studente, drogandolo e ubriacandolo: la condanna è pesante
Gli toccheranno 30 anni di carcere a una professoressa che, nel 2015, era stata accusata di aver compiuto degli atti sessuali su un proprio studente. L’indagine è iniziata nell’ottobre del 2023, quando Melissa Marie Curtis – donna di 32 anni, oggi – si è consegnata lei stessa alla polizia raccontando che anni fa, quando era insegnante alla Lakelands Park Middle School, aveva abusato sessualmente di un ragazzo che all’epoca era un suo alunno.
In quel periodo Curtis aveva 22 anni, la vittima ne aveva solamente 14. Spesso i due si ritrovavano a lavorare da sole nelle ore successive alla scuola, per un progetto che stavano portando avanti e organizzato dallo stesso istituto.
Lo stesso giovane, infatti, si era proposto all’insegnante per poterla aiutare in questo lavoro, distinguendosi dal resto della classe. Nel corso di questi mesi, in cui si sono spesso trovati insieme, la giovane maestra ne avrebbe approfittato per soddisfare le proprie voglie con gesti e azioni che oggi l’hanno portata a dover affrontare le loro conseguenze.
Le aggressioni sarebbe avvenute anche in luoghi diversi, oltre alla stessa scuola, infatti, la ventiduenne avrebbe approfittato del ragazzo nella propria automobile e nella casa di sua madre, che abitava nella contea di Montgomery. I documenti del tribunale rivelano anche che Curtis gli aveva somministrato alcol e marijuana, con episodi che avevano superato le 20 volte.
Lo scorso 31 ottobre 2023 gli investigatori hanno ottenuto un mandato di arresto per Curtis, accusandola di abusi sessuali su minore e di molteplici reati sessuali di terzo e quarto grado. Il 7 novembre, però, la stessa donna si è consegnata alla polizia.
La condanna è a una pena di 30 anni di carcere, ma stando alle ultime indiscrezioni ne dovrà scontare solamente uno. FOX 5 DC, infatti, ha rivelato che Melissa Marie Curtis godrà di una sospensione della pena a 29 anni, la quale gli consentirà di evitarsi una vera e propria eternità dietro le sbarre.
Oltre ai 12 mesi, però, sarà costretta a vivere 5 anni in libertà vigilata e, una volta portati a termine, sulla sua fedina penale apparirà il reato di molestatrice sessuale per i prossimi 25 anni di vita. Per concludere, inoltre, non le sarà concesso avere alcun tipo di contatto con ragazzi di minore età se non supervisionati, a meno che non si tratti dei suoi figli.
Una serie di limitazioni che la costringeranno a pagare le conseguenze dei propri gesti, seppur limitatamente rispetto alle condizioni iniziali della condanna e che, soprattutto, non interromperanno completamente la propria esistenza.