Una vera e propria spedizione punitiva in una scuola. Solo l’intervento delle forze dell’ordine ha evitato che il tutto si trasformasse in un dramma
Nessuno si sarebbe aspettato una aggressione simile. La scuola deve essere un luogo dove si insegnano regole e anche come affrontare la vita, ma quanto successo in una città italiana sembra dire completamente altro. Una spedizione punitiva nei confronti di una insegnante per assolutamente futili motivi.
Stando a quanto riferito dall’Agi, dietro questa aggressione ci sarebbero dei comportamenti non ortodossi tenuti da questa insegnante nei confronti di alcuni alunni. Un qualcosa di non confermato visto che si tratta di indiscrezioni. Sulla vicenda è stata aperta un’indagine per capire meglio l’accaduto.
Sulla vicenda i punti da chiarire sono ancora diversi, ma l’intervento dei carabinieri ha sicuramente evitato il peggio. Una trentina di mamme hanno fatto irruzione in una scuola media a Castellammare di Stabia per farsi giustizia da sole di un’insegnante di sostegno in una mattinata di scuola come tutte le altre. Diversi colpi alla docente, costretta alle cure mediche per un trauma cranico dovuto ai colpi ricevuti.
Sul posto erano presenti anche i genitori dell’insegnante. Il padre, che ha provato a proteggere la figlia dalla violenza delle mamme, ha rimediato una frattura al polso. Solamente l’intervento dei carabinieri ha portato alla fine di questa aggressione ed evitato il peggio. Ora si sta indagando per capire meglio quanto successo e capire anche i comportamenti della docente. Ma a prescindere da questo, va condannato assolutamente il comportamento di questi genitori avvenuti in una mattinata di scuola e davanti ad alunni e bambini.
Secondo alcune voci che girano sui social, l’aggressione sarebbe avvenuta a causa di voci che girano sui social (non assolutamente confermate) di presunti abusi sessuali sui ragazzi. Una fake news visto che non risultano denunce o segnalazioni. Sembra certo, invece, il rimprovero della docente ad un ragazzo che fumava nei bagni. Non si esclude un collegamento con uno dei due episodi, ma si preferisce da parte degli inquirenti mantenere il massimo riserbo visto che non si hanno certezze.
Quanto successo, comunque, è stato immediatamente condannato dal ministro Valditara. Il titolare dell’Istruzione ha ribadito il suo no alla giustizia fai da te sottolineando “l’imbarbarimento di una società sempre più violenta“. Sulla vicenda comunque è stata aperta comunque un’indagine per accertare meglio l’accaduto.