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Approvati tre nuovi pozzi petroliferi davanti a Vasto: la denuncia del Forum Abruzzese dei Movimenti dell’Acqua

Vasto. Lo scorso 6 giugno il Comitato Valutazione di Impatto Ambientale del Ministero dell’Ambiente ha espresso parere positivo al progetto della Edison spa per la realizzazione di tre nuovi pozzi petroliferi nella concessione Rospo mare di fronte a Vasto, attiva da diversi anni. Oltre ai pozzi è previsto anche lo scavo di un dreno orizzontale nel giacimento. Il tutto avverrebbe a 11,5 miglia dalle spiagge di Vasto e S. Salvo.

Ne dà notizia il Forum Abruzzese dei Movimenti dell’Acqua, che ricorda che si tratta di un progetto presentato nel 2009 che è potuto andare avanti nonostante l’introduzione con il decreto Prestigiacomo del 2010 del divieto di estrazione nelle 12 miglia.

“Infatti – spiega una nota – grazie al famigerato decreto Passera del 2012 i procedimenti in essere sono stati “salvati”. Lo stesso è avvenuto con Ombrina. In entrambi i casi, però, gli uffici ministeriali si sono ben guardati dal chiudere immediatamente i procedimenti non appena entrato in vigore il decreto Prestigiacomo; guarda caso di lì ad un anno è arrivato il salvagente del decreto Passera votato in maniera bipartisan. Per il Forum Abruzzese dei Movimenti dell’Acqua è inaccettabile che si autorizzi all’ulteriore sfruttamento del territorio e del mare una multinazionale che in Abruzzo da anni dovrebbe bonificare e mettere in sicurezza Bussi e che ricorre anche al TAR (perdendo) rispetto alle ingiunzioni del Ministero dell’Ambiente per il risanamento delle discariche e dei terreni inquinati. Ricordiamo che le sostanze tossiche di Bussi continuano ad arrivare in quel mare dove oggi Edison potrà (forse) trivellare i suoi nuovi pozzi”.

Ora il Ministero sta predisponendo il Decreto interministeriale di conclusione positiva della procedura di compatibilità ambientale. “Riteniamo – continua dunque il Forum – che vi siano i margini per un intervento da parte della regione anche in questa fase, considerati i dubbi che riguardano l’iter procedurale seguito, anche per quanto riguarda la mancata ripubblicazione degli atti per le osservazioni. Infatti la documentazione progettuale risulta essere stata integrata nel 2012 e la stessa richiesta di A.I.A. con i relativi elaborati è stata avviata il 24/12/2012. In considerazione della sentenza del TAR Lazio su Ombrina con relativa ripubblicazione di tutti i documenti per le osservazioni (in scadenza proprio domani), questi aspetti sono come minimo da approfondire. In ogni caso il Forum chiede che la Regione e gli enti locali, in caso di adozione del Decreto, si impegnino per presentare un ricorso al TAR”.