“Non è stato facile, lo ammetto – ha detto Simona Petaccia, presidente della onlus Diritti Diretti – più di una volta ho avuto la sensazione che non saremmo riusciti a raggiungere la somma utile perché, man mano che si proseguiva nella raccolta fondi, usciva una necessità nuova. Una volta raggiunta la somma occorrente all’acquisto dell’altalena è servito il denaro per la piattaforma in cemento. Poi, arrivati a questo traguardo, sono stati necessari i soldi per la pavimentazione antitrauma e per la recinzione dell’area durante la posa in opera. Alla fine, però, ce l’abbiamo fatta a consegnare un’altalena accessibile a costo zero per le casse comunali, che è ora al servizio di residenti e turisti. D’altronde, come afferma un proverbio palestinese: ‘Chi vuole fare trova sempre un modo, chi non vuole fare trova sempre una scusa’. E questa volta la volontà di tante ‘belle anime’ è stata più forte delle difficoltà incontrate. Sono felice – ha aggiunto Simona Petaccia – perché, oltre a essere riusciti nel nostro obiettivo di regalare un’altalena per bimbi con disabilità alla città di Chieti, abbiamo raggiunto uno scopo ancora più ‘alto’: il ‘virus dell’accessibilità’ si sta diffondendo anche in altre città grazie alla nostra iniziativa. Ho, infatti, ricevuto richieste d’informazioni da: Repubblica di San Marino, Lombardia, Sardegna, Piemonte, Campania ecc. È questo il vero traguardo che abbiamo conquistato perché la nostra altalena non vuole essere un puro momento di svago, ma desidera educare alle differenze comunicando le differenze, al fine di creare sin dall’infanzia i presupposti per una cultura dell’accoglienza. Questo perché crediamo che il pregiudizio non è innato, ma ha la sua origine nelle influenze familiari, ambientali o sociali, strutturandosi già dalla prima infanzia. Pertanto, al fine di limitare il più possibile l’insorgere di preconcetti, è fondamentale intervenire sui bambini. ‘Dipende da te!’, è questo il motto di Diritti Diretti e molti l’hanno reso concreto con il loro appoggio a questa iniziativa”.
“Abbiamo finalmente completato questa serie di interventi – ha commentato il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio – tutta l’area è stata completata con l’inserimento di questa altalena, quindi ora è accessibile a tutti. Io penso che più che abbattere le barriere architettoniche si debba cercare di rendere la città accessibile a chiunque. Io credo che queste opere siano la prova tangibile in questo senso. Questa altalena è stata un dono di Diritti Diretti, importante è stato il loro contributo e quello dei Lions Club ‘I Marrucini’ per le opere realizzate in questo Parco riguardanti l’accessibilità”.
Francesco Rapino