Il falso cieco si muoveva in piena autonomia senza l’ausilio di accompagnatori o cani guida, come si legge in una nota della Guardia di Finanza e più volte è stato visto “superare agevolmente gli ostacoli, guardare l’orologio, comporre senza difficoltà i numeri del cellulare, prendere l’autobus per spostarsi da un posto all’altro della città. È, così, emerso che l’uomo conduceva una vita del tutto incompatibile con la grave patologia di ‘cieco assoluto’, sottolinea il tenente Corrado Di Camillo. L’uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Chieti per truffa ai danni dello Stato. Le indagini e gli approfondimenti proseguono per accertare se il presunto truffatore abbia avuto complicità tra i medici specialisti che hanno certificato la disabilità.