La decisione è emersa dal confronto che si è svolto oggi tra la Direzione generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti e i tecnici della Stin, i quali si sono riservati tre settimane di tempo per eseguire l’approfondimento. Gli esperti della società d’ingegneria di Roma sostengono che la relazione del consulente del Tribunale Enrico De Acetis non abbia aggiunto ulteriori elementi di novità rispetto alle valutazioni già emerse nei mesi scorsi e non modifichi sostanzialmente le strategie di intervento adottate dalla Asl, che prevedono comunque la necessità di eseguire interventi massicci per mettere a norma i corpi C ed F.
Stin era stata incaricata dalla Regione Abruzzo a svolgere le rilevazioni sullo stato degli edifici strategici sotto il profilo del rispetto degli standard sismici. I rappresentanti della stessa società nei giorni scorsi hanno avuto un confronto anche con la Protezione Civile, al termine del quale sono state espresse valutazioni concordi sia sullo stato della struttura sia sulla necessità di avviare il trasferimento dei reparti per permettere lo svolgimento degli interventi di messa a norma.
Oggi pomeriggio, intanto, la Direzione generale della Asl incontrerà il presidente della Regione Gianni Chiodi, che sarà informato sugli sviluppi della vicenda e sulla prima stima dei fondi necessari a intervenire, pari a circa 8 milioni di euro per trasferire i reparti dell’Ospedale e 20 milioni di euro per consolidare i corpi C ed F.