Asl+Chieti%2C+unit%C3%A0+operative+trasversali%3A%3Fle+novit%C3%A0+del+nuovo+atto+aziendale
abruzzocityrumorsit
/cronaca/38393-asl-chieti-atto-aziendale.html/amp/

Asl Chieti, unità operative trasversali:?le novità del nuovo atto aziendale

Chieti. Per la prima volta in Abruzzo sei unità operative “trasversali” – affidate di massima a operatori non medici – prenderanno per mano il paziente e lo accompagneranno lungo un percorso clinico (oggi spesso difficile da percorrere) tra ospedale e territorio: è questa una delle novità delineate dal nuovo Atto aziendale – una sorta di “statuto” che definisce regole, assetto e obiettivi – cui sta lavorando la Direzione Generale della Asl Lanciano Vasto Chieti.

Ciascuna di queste unità operative metterà al centro della propria attenzione il paziente fragile, il paziente oncologico, il cronico, quello cosiddetto “urgente”, il post acuto, cui si aggiungerà un percorso riservato ai bambini, dalla nascita all’infanzia fino all’età evolutiva. Niente più compartimenti stagni e viaggi a ostacoli tra i reparti ospedalieri e i servizi sparsi sul territorio: l’Azienda punta a razionalizzare e coordinare le attività sanitarie, al fine di affermare nei fatti, e non solo nelle petizioni di principio, la volontà di porre il paziente al centro dell’organizzazione dei servizi, garantendogli la continuità delle cure e la massima integrazione tra i singoli passaggi del suo rapporto con il sistema sanitario.

Altra novità, a dimostrazione dell’attenzione rivolta dalla Direzione generale al territorio, è il Comitato di coordinamento delle attività distrettuali, riferimento dell’Azienda «per tutte le politiche di riqualificazione delle attività sul territorio», del quale faranno parte i direttori dei Distretti sanitari, dei dipartimenti di Salute mentale, Prevenzione e Materno-infantile nonché i responsabili sanitari degli ospedali.

L’atto aziendale – illustrato ieri ai componenti della Commissione consultiva paritetica tra Asl e Università d’Annunzio di Chieti-Pescara – provvederà inoltre a una razionalizzazione delle unità operative “complesse”, “semplici a valenza dipartimentale” e “semplici” in cui è articolata l’Azienda. Per il settore sanitario quelle complesse (costituite da un insieme di attività omogenee) passeranno dalle attuali 166 a un centinaio, organizzate in undici dipartimenti (Medico, Chirurgico, Cuore, Emergenza accettazione, Oncologico, Immagini, Salute mentale, Materno infantile, Prevenzione, Amministrativo, Logistica e Area di supporto) cui si aggiungono i Distretti sanitari.