Sala Bingo Rocca San Giovanni: 6 condanne per bancarotta fraudolenta
Lanciano. Si è concluso con 6 condanne per bancarotta fraudolenta in concorso il primo grado del processo relativo alla vicenda del fallimento della Federalbingo srl, la società che avrebbe dovuto rilevare nel 2004 la sala bingo di Rocca San Giovanni. Il tribunale di Lanciano, in composizione collegiale, ha condannato per il reato di bancarotta fraudolenta in concorso gli imprenditori Carmine Loriano Iezzi, 45 anni, e Gabriele Aceto, 54, a 6 anni di reclusione. Per lo stesso reato sono stati condannati Paolo Napolitano, 62 anni, a 5 anni di reclusione, Vincenzo Zaccagni, 72, Massimo Di Cintio, 34, e Tonino Paolo Savignano, 57, tutti di Pescara, a 3 anni di reclusione. Assoluzione per Aceto, Iezzi e Napolitano dal reato di truffa ai danni dell’imprenditore che avrebbe dovuto rilevare la Federalbingo srl, Flavio Scalabrin. Con un gioco di cessioni di rami d’azienda i sei, amministratori della Federalbingo a vario titolo, e in particolare Iezzi, Aceto e Napolitano, avrebbero svuotato e portato al dissesto finanziario l’azienda che doveva essere ceduta a Scalabrin nel maggio del 2004. I sei avrebbero distratto in qualità di amministratori della società dichiarata fallita dal tribunale di Lanciano nel novembre 2004 una somma che si aggira intorno ai 920.000 euro, corrispondente al valore complessivo dell’azienda. L’avvocato di Iezzi, Vittorio Supino, annuncia ricorso in appello. Il collegio giudicante del tribunale di Lanciano, presieduto da Giancarlo De Filippis, dopo circa due ore di camera di consiglio ha dato lettura ieri pomeriggio del dispositivo della sentenza le cui motivazioni verranno depositate il primo settembre prossimo. Il pubblico ministero del tribunale di Lanciano, Rosaria Vecchi, nella requisitoria aveva chiesto 7 anni di reclusione per Aceto e Iezzi e 6 per Napolitano.