All’imprenditore sono state comminate delle maxi-sanzioni, in base al nuovo collegato lavoro, che prevede importi compresi tra i 1.500 e i 12mila euro per ogni lavoratore irregolare e la sospensione dell’attività. Nel corso dei controlli, le fiamme gialle hanno anche accertato violazioni alla normativa fiscale, in quanto l’impresa ha omesso di istituire registri e documentazione obbligatori. Comportamento, questo, che ha favorito anche il mancato versamento di tributi diretti ed indiretti, derivanti dagli incassi del pubblico esercizio. E’ la prima applicazione della normativa, novellata dalla Legge 2010/183, che ha ampliato i poteri del Corpo della Guardia di Finanza, riconoscendone il potere di intimare la diffida al datore di lavoro per le violazioni sanabili e di irrogare direttamente la maxi-sanzione. Si rafforza così lo spirito di collaborazione tra il Corpo ed le Direzioni Provinciali del Lavoro. Ad oggi 15 sono stati già i lavoratori in nero scoperti, 4 quelli irregolari e 6 quelli non risultanti dalle scritture obbligatorie.