E’ l’allarme di Gabriel Battistelli, direttore Coldiretti Chieti, che segnala come più colpite le zone collinari e interne, “con cinghiali che spazzano via ogni tipo di coltura. Si assiste sempre più spesso all’abbandono di colture di pregio da parte di troppi agricoltori vittime dell’aumento di costi insostenibili per un’azienda agricola”.
“I piani di contenimento degli ungulati adottati finora – afferma Sandro Polidoro, presidente Coldiretti Chieti – non hanno prodotto i frutti sperati. Sarebbe necessario adottare procedure più selettive per tutto l’anno, non bastano recinzioni, fantasiose difese o strumenti messi a disposizione dalla tecnologia; sono arrivati quasi al mare distruggendo vigneti, orti, giardini”.
Coldiretti chiede che gli abbattimenti siano affidati a selecontrollori efficienti e responsabili”.