L’auto è stata perquisita e, nascosti dietro il pannello della portiera posteriore, sono stati rinvenuti due sacchi di cellophane contenenti due chili di sostanza stupefacente. Sottoposta al drug test, la sostanza è risultata essere un alcaloide.. Ma saranno gli esami dell’Arta a stabilire con certezza il tipo di stupefancente. Il sospetto, ha detto il dirigente della squadra mobile di Chieti, Paolo Monnanni, è che si tratti di un derivato sintetico della cocaina, segno che sul mercato dell’area Chieti-Pescara, cui la droga era sicuramente diretta per finire nelle mani di un grosso spacciatore, stanno arrivando nuove sostanze. Gli inquirenti sono certi che per la coppia di conviventi questo non fosse il primo viaggio in Abruzzo. Secondo Monnanni i due costituivano infatti un importante canale di approvvigionamento costante del mercato pescarese. Gli arresti verranno convalidati con ogni probabilità domani, dal gip del Tribunale di Pescara.