Seduti al tavolo i sindaci di Atessa e di Lanciano, Nicola Cicchitti e Filippo Paolini, il consigliere provinciale, Federico Fioriti, tutti i rappresentanti dei sindacati di categoria, l’amministratore delegato dell’azienda, Nicola Sideri, il direttore provinciale di Confindustria, Fabrizio Citriniti e i rappresentanti delle banche del territorio che stanno esaminando il piano finanziario presentato dalla San Marco.
“La San Marco” ha spiegato Di Giuseppantonio “è un patrimonio industriale dell’intero territorio provinciale e dell’Abruzzo stesso, che continua a rappresentare un punto di riferimento per l’industria della Val di Sangro, tant’è che nella vertenza di oggi non si è parlato di mancanza di forniture e di commesse, similmente alle tante situazioni che purtroppo stanno caratterizzando questo periodi di crisi economica. Addirittura, le commesse sono così abbondanti che si prospettano anche altre assunzioni. Il problema della San Marco è di natura finanziaria e per questo ho colto con soddisfazione la disponibilità delle banche a considerare con attenzione e favore il piano finanziario presentato da un’azienda che ha fatto la storia della Val di Sangro e si è sempre dimostrata seria e credibile. Ho rivolto un appello agli istituti di credito affinché facciano ogni utile sforzo per venire incontro alle esigenze della San Marco e salvaguardare i posti di lavoro, permettendo di proseguire l’attività aziendale”.
Poichè le banche hanno precisato che la fase istruttoria della richiesta dell’azienda è in fase di conclusione, le parti hanno deciso di riconvocarsi per una verifica della situazione il prossimo 21 ottobre.