Ad invitare le istituzioni della Regione attorno ad un tavolo è stato il presidente, Enrico Di Giuseppantonio, che è anche vicepresidente del Consiglio di amministrazione del consorzio, al fine di allargare la platea di sostenitori del centro di ricerca di Santa Maria Imbaro.
“Il Consorzio Mario Negri Sud” ha spiegato il presidente “ha l’obiettivo statutario di “promuovere iniziative di ricerca per la salvaguardia della salute umana e dell’ambiente”. In questi anni, il centro di ricerche ha contribuito al progresso della cultura scientifica, alla formazione di giovani ricercatori ed è riconosciuto a livello internazionale per la qualità dei suoi programmi di ricerca e di alta formazione scientifica: un’attività che lo ha reso un fiore all’occhiello dell’intero territorio ed un orgoglio per tutto l’Abruzzo, che ha potuto giovarsi in molte occasioni della competenza e della capacità del suo personale.
Al momento, il Consorzio Mario Negri Sud è partecipato al 75% dall’Istituto Mario Negri, al 15% dalla Provincia di Chieti e al 10% dalla Regione Abruzzo e al 2013 è fissata la verifica tra i soci per la conferma del patto fondativo dell’istituzione. In vista proprio di questo appuntamento, fondamentale per la prosecuzione dell’attività scientifica del consorzio, ed in considerazione delle difficoltà nelle quali esso si dibatte per la congiuntura economica mondiale, appare di tutta evidenza la necessità che altre istituzioni, in primo luogo abruzzesi, possano essere coinvolte nel progetto di rilancio di un’attività che è sempre stata apprezzata e che potrebbe implementarsi così da ricomprendere nuovi servizi da offrire ai soci. “Il Mario Negri Sud” è l’appello di Di Giuseppantonio “ha bisogno, per continuare il suo benemerito lavoro, di un piano di ampio respiro che in pochi punti, ma chiari e definiti, delineerà l’impegno che le istituzioni coinvolte possono realisticamente profondere per la struttura”.