Chieti. Una patina scivolosa creata dagli alberi di tiglio. È quanto accade all’interno della Villa Comunale di Chieti e denunciato da Luciano Pellegrini, che ha chiesto aiuto ad un dirigente comunale incontrato lungo il corso cittadino.
“Alla Villa Comunale, sul viale 4 Novembre, esistono alberi di tiglio” spiega meglio Pellegrini. “La fioritura è terminata. I fiori sono ermafroditi, molto profumati, di colore bianco-giallastri, riuniti in piccoli mazzetti. Una volta maturi, ad opera del vento, cadono a terra e ricoprono la via come una segatura. Tutto bene se non ci fosse stata la pioggia. A questo punto si è creata una patina scivolosa per cui, per camminare e non cadere, abbiamo dovuto fare equilibrismo e miracoli”.
Pellegrini teme l’aggravarsi della situazione, seppure nessuno si sia fortunatamente fatto male a causa del manto. La società addetta alla raccolta dei rifiuti sarebbe, infatti, a fine mandato, “per cui potrebbe, ma non lo può fare, adottare menefreghismo. Ho fatto presente questa situazione ad un dirigente del Comune e l’ho invitato a rendersi conto della situazione. La risposta è stata: “Se in inverno nevica, il cittadino non esce con il motorino”. Ergo, se in estate piove e si devono attraversare delle strade fiancheggiate da alberi di tiglio non si deve uscire. Bella risposta!”.
Pellegrini lamenta, dunque, l’atteggiamento dell’amministrazione comunale, che, anziché preoccuparsi di eliminare il disagio ai cittadini, risolverebbe il problema pensando che sia opportuno non passeggiare nelle zone dove, per motivi atmosferici, si sono creati disagi. “Seguitando nel discorso” continua, poi, Pellegrini, “questo dirigente ha giustificato il fatto di non aver pulito la strada sostenendo che il sole asciugherà la strada e la poltiglia. Soltanto allora avverrà la ripulitura. Pensate che con la ramazza ed olio di gomito non si può arrivare allo stesso risultato? Tenendo presente che i cantieri aperti in città hanno bloccato la pulizia di alcune strade, gli operatori ecologici dovrebbero avere più tempo. Invece per i dirigenti, l’amministrazione e l’assessore dobbiamo restare a casa”.