Il malvivente aveva fatto perdere le proprie tracce dileguandosi a bordo di una autovettura Y10, rubata la notte precedente a Pescara. Le indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Ortona, anche grazie alla comparazione delle immagini del sistema di video-sorveglianza ed alle dichiarazioni dei testimoni oculari, hanno consentito di individuare schiaccianti fonti di prova a carico dell’arrestato. Infatti nel corso di un serrato controllo del territorio, a Filetto veniva rinvenuta la Y10 utilizzata per la fuga e, sull’argine del vicino torrente ‘Dandalo’, venivano recuperati la tuta, il berrettino ed il fazzoletto indossati durante la rapina; mentre nel corso della perquisizione a carico di Napolione venivano rinvenute diverse banconote appartenenti alla mazzetta ‘civetta’ della Banca, nonché un grosso anello identico a quello indossato dal rapinatore. Napolione, indagato per i delitti di rapina e ricettazione aggravate e porto abusivo di oggetti atti ad offendere, è stato condotto presso la casa circondariale di Chieti.