Dalle indagini sono emersi indizi in merito a un traffico illecito di rifiuti, questi ultimi accettati dal Consorzio Bonifica Centro e dalla Depuracque s.r.l. in assenza delle necessarie analisi, alla formazione di documenti alterati e ad errate modalita’ di smaltimento delle acque reflue, non correttamente o affatto depurate.
I reati sarebbero stati commessi di concerto con alcune ditte esterne, provenienti da diverse regioni italiane, che hanno conferito rifiuti liquidi, anche altamente inquinanti, agli impianti di Chieti Scalo.
Gli illeciti al momento ipotizzati sono il traffico illecito di rifiuti ed il disastro ambientale.