La bandiera di Casa Savoia è stata issata in segno di protesta da Francesco Bottone, fiduciario dell’Unione Monarchica Italiana per l’Abruzzo e il Molise, e resterà esposta per tutta la giornata, mentre tutti celebrano la festa della Repubblica. “Una protesta contro un regime di fatto e non certo di diritto” scrive Bottone in una nota “dato che né nel 1946 né mai la presunta vittoria repubblicana è stata ufficializzata dalla Cassazione. Sulla libera espressione di voto degli italiani pesarono le manovre di palazzo ordite da Togliatti e Romita. Milioni di italiani, gli esuli, i profughi, i prigionieri non ancora rimpatriati, i residenti nelle zone dell’Istria e della Dalmazia non furono messi in grado di votare e di fatto non parteciparono al voto. Il Governo di autoinvestitura allora in carica, senza attendere la proclamazione dei risultati da parte della suprema corte di Cassazione, con un vero colpo di Stato, dichiarò, senza averne potere, il passaggio dalla Monarchia alla repubblica.
Il tricolore sabaudo, simbolo dell’Italia unificata dai Savoia, vuole essere dunque una manifestazione pacifica, ma determinata, di dissenso “contro la vulgata storica e faziosa che racconta il passaggio dalla Monarchia alla repubblica come un qualcosa di lineare, di chiaro e di costituzionalmente regolare”. L’iniziativa è condivisa anche dal segretario nazionale dell’Unione Monarchica italiana, Sergio Boschiero, che questa mattina ha espresso la sua adesione alla protesta.