Alba Adriatica, no al trasferimento dei cani da via Ascolana: sit in di protesta

Alba Adriatica. Un corteo che partirà dal canile di via Ascolana e arriverà fino alla rotonda Nilo per ribadire un aspetto: i cani ospitati nella struttura non vanno spostati. E questo fino a quando non sarà possibile fruire della nuova struttura alla quale stanno lavorando i volontari.

Il sit di sensibilizzazione, on programma domenica 28 maggio dalle ore 9, è stato organizzato dall’associazione Cani Liberi ODV, che gestisce Canalba, alla luce di quello che è uno scenario tracciato dall’Unione dei Comuni: alla fine di maggio gli animali andranno spostati in una struttura (provincia aquilana) attraverso un avviso pubblico. Nel frattempo, la stessa Unione dei Comuni della Val Vibrata ha bandito un avviso per individuare dei professionisti per redigere uno studio di fattibilità economica per il nuovo canile e individuazione del nuovo sito (dovrebbe essere in contrada Salino a Tortoreto).

L’approssimarsi della scadenza data dai sindaci dell’Unione, per il trasferimento degli animali, visto che il canile di via Ascolana non sarà nella sostanza più autorizzato, ha però animato la presa di posizione dell’associazione Cani Liberi, che insieme ad altre associazioni del mondo animale e dell’ambiente, sta organizzando una manifestazione di sensibilizzazione per domenica prossima.
L’associazione, però, nutre grandi dubbi sull’operazione in essere e cita i dati del rapporto annuale sul randagismo, che individua il canile che ha vinto il bando come quello con la piùalta percentuale di animali morti. Al contrario “Canalba ha favorito nel corso degli anni 10300 adozioni”.

“Ci siamo già interfacciati con i Comuni e con la Asl”, prosegue la nota, “palesando che a breve verrà realizzato un nuovo rifugio dove loro potranno continuare ad accudire i cani egregiamente come fatto negli ultimi quattro anni.

Anche il Coordinamento delle associazioni abruzzesi, di cui questa associazione fa parte insieme ad altre circa 20 associazioni, ha scritto all’Unione dei comuni della Val Vibrata per ottenere una proroga fino al compimento dei lavori sulla nuova area, tempi necessari alla realizzazione del rifugio, in essa ha anche ricordato a costoro che secondo la legge regionale 47 anno 2013 i sindaci hanno la responsabilità della tutela e del benessere dei cani di loro proprietà e che quindi trasferire questi, di cui molti anziani con particolari necessità e cani fobici e mordaci, in un canile sovraffollato, dove non ci sono volontari e che per giunta vorrebbe mantenere questi cani con una cifra minima non è rispettare la tutela e il benessere degli animali”.

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