Dopo l’annunciato programma di riduzione e razionalizzazione delle corse dei treni veloci, da parte di Trenitalia, che ha interessato pesantemente anche l’Abruzzo, il consigliere regionale del Pd, Claudio Ruffini, ha voluto scrivere una lettera all’assessore regionale Giandonato Morra per chiedere l’apertura di una vera e proprio “vertenza” Abruzzo.
“In questi giorni” ha scritto Ruffini “non si fa che parlare di come Trenitalia abbia messo in atto uno smantellamento della linea adriatica che richiederebbe il sacrificio di alcune fermate intermedie come Pescara, Giulianova e Vasto. Altra grave situazione è rappresentata dal taglio ai treni notturni verso il Nord, con treni Intercity scomparsi e sostituiti da treni più costosi. Dall’11 dicembre aumenteranno di molto le spese dei viaggiatori che da Pescara vogliono raggiungere Milano, Venezia e Torino in treno. Nessuno ha annunciato ai viaggiatori che i treni notturni per il Nord Italia in partenza da Pescara verranno soppressi, nè che gli Intercity per Milano, Torino e Venezia praticamente spariranno. Ebbene per noi del Pd questa situazione che si sta determinando non ha rappresentato una sorpresa. Anzi è la conclusione di un percorso accidentato che ci ha visto subire continuamente e passivamente le decisioni di Trenitalia. Da tempo, infatti, abbiamo denunciato le disuguaglianze esistenti tra il contratto con Trenitalia sottoscritto dalla nostra Regione rispetto a quello, per esempio, sottoscritto dalla regione Marche. Alcuni aspetti sembrano addirittura vessatori ed il sistema delle premialità e delle sanzioni nei confronti di Trenitalia non risponde a criteri di equità e ragionevolezza. Così come abbiamo più volte rivendicato il diritto della nostra Regione a stare ‘dentro’ e non ‘fuori’ dai collegamenti dell’alta velocità nazionale, che vede un Abruzzo isolato dai grandi assi viari Nord-Sud e verso Roma. Ed anche sugli investimenti paghiamo un prezzo molto caro non avendo ricevuto un solo euro per nuovi treni e l’ammodernamento delle linee ferroviarie. E’ mancata la voce della Regione Abruzzo sulle grandi questioni dei trasporti, con la prevedibile conseguenza di un vero e proprio declassamento della nostra Regione. Quello che emerge è la volontà di Trenitalia di tagliare dagli assi viari fondamentali l’Abruzzo e la dorsale Adriatica , allungando i tempi di percorrenza dei treni. Una decisione che a nostro giudizio permette a Trenitalia di risparmiare sia sulle penalità che subirebbe in caso di ritardo dei treni sia sull’eventuale rimborso che spetta ai viaggiatori. In sostanza crediamo che Trenitalia voglia fare dell’Abruzzo una provincia remota dell’Italia difficile da raggiungere e soprattutto scomoda e poco conveniente. Non possiamo accettare questa posizione di isolamento così come gli abruzzesi non possono più essere sacrificati per le disattenzioni della politica. Le istituzioni devono fare di più e farlo in fretta. Alla luce di quanto esposto ritengo che vada aperta una Vertenza con Trenitalia che contenga la revisione del Contratto di Servizio, investimenti per infrastrutture tesi a velocizzare i collegamenti sia lungo la dorsale adriatica che sulla Pescara-Roma, la riformulazione degli orari dei treni e le loro fermate alla luce delle ultime decisoni di Trenitalia. Credo che sia maturo il tempo per cui tutta la politica abruzzese, sia maggioranza che minoranza, stringano un ‘patto di ferro sui trasporti’, per chiedere al nuovo Ministro dei Trasporti Passera e all’Amministratore delegato di Trenitalia Moretti, un incontro in cui l’Abruzzo deve rappresentare le proprie esigenze e le priorità infrastrutturali e di trasporto che ritiene necessarie per il rilancio economico-sociale della nostra Regione. Auspicabile sarebbe un incontro con tutti i parlamentari abruzzesi per discutere sia dei punti sopra descritti, sia del Corridoio Adriatico finanziato dalla UE che si ferma a Ravenna e che invece dovrebbe proseguire verso le Marche, l’Abruzzo e il Molise. Non solo: l’Abruzzo può e deve stringere sinergie istituzionali con Marche e Molise affinchè le nostre istanze siano le istanze delle regioni del medio-Adriatico che non accettano di essere escluse dai grandi collegamenti nazionali. Al fine di aprire un serio confronto tra il Suo Assessorato e le altre forze politiche su tali richieste che ho sopra citato, Le comunico che ho chiesto al Presidente Gino Milano la convocazione della Commissione di Vigilanza per una Sua audizione in cui precisare meglio i termini della Vertenza con Trenitalia. Ritengo che questa sia l’occasione per un rinnovato confronto tra la ‘politica’ che vuole il bene dell’Abruzzo”.