Chieti. Torna a destare attenzione il tema del possibile utilizzo delle acque non potabili. Nella giornata di ieri, infatti, la città di Chieti è rimasta a secco per urgenti e necessari lavori proposti dall’Aca per potenziare il serbatoio cittadino in modo da prevenire emergenze idriche che spesso si sono purtroppo verificate nel territorio, in particolare nella vallata.
L’Unione dei Consorzi di Bonifica d’Abruzzo è da tempo impegnato nella promozione di questa possibilità, attraverso la presentazione di un progetto che prevede l’utilizzo delle acque non potabili attraverso la realizzazione di una rete che la dispenserà a chiunque ne faccia richiesta. “L’acqua non potabile può essere usata per spurgare le fogne, per irrigare aiuole e giardini, anche grandi parchi cittadini, come la Villa Comunale di Chieti, pulire strade e piazze” spiega meglio il presidente Roberto Roberti, “e questo porterebbe risparmi ed eviterebbe il rischio di crisi idriche dell’acqua potabile che l’Abruzzo ha già più volte vissuto nel recente passato. Il progetto di legge presentato alla Regione è stato favorevolmente accolto dall’assessore regionale all’agricoltura Mauro Febbo, che si è impegnato a seguirne l’iter, nella convinzione che si tratti di un progetto che potrebbe contribuire a risolvere tanti problemi legati all’uso della risorsa idrica. Nel ringraziare l’assessore Febbo per l’attenzione che ci ha riservato e la sensibilità verso i problemi che riguardano la comunità abruzzese, confermiamo di essere pronti a passare alla fase esecutiva del progetto”.