Nei loro confronti l’autorità giudiziaria teramana ha emesso dei provvedimenti restrittivi: per i primi due divieto di dimora, l’altro obbligo di firma e divieto di uscire di casa nelle ore non consentite. Le indagini sono scattate un anno fa circa, dopo che i militari avevano arrestato un tossicodipendente di Pineto trovato in possesso di 40 grammi di cocaina, per uso personale e per spaccio. Da quel momento in poi i militari hanno iniziato a seguirlo, ci sono state poi intercettazioni ambientali, pedinamenti per capire da dove provenisse la droga.
I carabinieri sono alla fine risaliti ai responsabili della banda. Durante le indagini erano state arrestate e denunciate altre persone che avevano avuto a che fare con l’organizzazione. C’è chi non avendo pagato la fornitura è stato persino aggredito e minacciato fisicamente, oppure si ritrovati sotto casa collaboratori della banda che hanno iniziato a lanciare pietre contro le finestre.
Un gesto chiaro di intimidazione, insomma. Gli uomini dell’arma hanno anche scoperto che i capi dell’organizzazione, oltre ad essere piuttosto violenti, ospitavano nelle loro case gli acquirenti delle sostanze stupefacenti, soprattutto cocaina e marijuana. Nei guai sono finite anche altre 10 persone, residenti tra Pineto, Pescara, Notaresco. E’ stata una notte intensa per i carabinieri che durante l’operazione hanno intercettato anche due minorenni di Notaresco nelle cui abitazioni hanno trovato 150 grammi di marijuana. Anche nei loro confronti sono stati emessi provvedimenti restrittivi. Alla fine sono stati riaffidati ai loro genitori e poi, dopo la convalida dell’arresto, collocati in una comunità terapeutica. Denunciati inoltre due fratelli albanesi di 34 e 33 anni, residenti a Roseto e un bosniaco di 28 anni, giunto a Pineto a bordo di un camper. E’ stato sorpreso dai carabinieri mentre cercava di rubare un Fiat Doblò da un’abitazione.