Le persone che hanno almeno 50 anni saranno obbligate a vaccinarsi, lo ha deciso il governo nell’ultimo decreto Covid.
Il provvedimento chiarisce che fino al 15 giugno, tutti gli italiani e gli stranieri residenti in Italia, saranno obbligati alla vaccinazione se hanno compiuto i 50 anni di età: l’obbligo decorre da subito e, chi non effettua la somministrazione entro il 1 febbraio incorre in una sanzione.
Per i lavoratori over 50, dal 15 febbraio, sarà obbligatorio esibire il green pass rafforzato (che si ottiene solo con la vaccinazione o la guarigione) per accedere al luogo di lavoro.
Perché dal 15 febbraio? Perché devono trascorrere 15 giorni dall’inoculazione della prima dose, per avere una copertura immunitaria (e quindi 1 febbraio, 15 febbraio).
Il governo ha poi introdotto l’obbligo vaccinale, a prescindere dall’età, per il personale universitario: la categoria si aggiunge a quella del personale ospedaliero, delle forze dell’ordine e del personale scolastico.
Chi non si vaccina, e viene sorpreso senza green pass rafforzato è sottoposto ad una sanzione di 100 euro.
I lavoratori senza green pass base o rafforzato hanno 5 giorni di assenza giustificata, trascorsi tali giorni è prevista la sospensione dello stipendio e delle mansioni.
Chi è sorpreso al lavoro senza la certificazione verde incorre in una multa dai 600 ai 1500 euro. La stessa sanzione si applica a chi ha più di 50 anni, come anche a clienti di bar e ristoranti. Nei locali pubblici, dopo la terza volta che si è sorpresi a non controllare il green pass può scattare la chiusura dell’esercizio per 10 giorni.
Il green pass, che sia base o rafforzato, diventa obbligatorio anche per i clienti di
Restano escluse farmacie ed alimentari
La decisione del governo arriva dopo il consiglio dei Ministri di mercoledì in cui si discuteva se introdurre l’obbligo vaccinale a tutta la popolazione, o solo ad alcune categorie.
Il testo del decreto non è stato spiegato in conferenza stampa e il comunicato diffuso non è esaustivo, sono ancora molti i punti da chiarire come ad esempio quello sui controlli, che sui luoghi di lavoro partiranno dal 15 febbraio.
Con una circolare si è chiesto infine, sia alla pubblica amministrazione che al settore privato, nelle prossime settimane, di fare il massimo utilizzo del lavoro agile, e dunque da remoto e non in presenza.