La Giunta regionale ha dato il via libera all’adeguamento delle tariffe del trasporto pubblico locale su gomma al tasso di inflazione.
Questa decisione, proposta dall’assessore regionale Umberto D’Annuntiis, riguarda i servizi urbani, suburbani e interurbani e la tariffa Unico nell’area metropolitana Chieti-Pescara.
L’ultimo aggiornamento tariffario risaliva al 25 agosto 2016. Secondo l’assessore D’Annuntiis, l’aumento segue unicamente l’adeguamento al tasso di inflazione.
La reazione non si è fatta attendere da parte della CGIL e della FILT Cgil Abruzzo Molise che hanno espresso forte dissenso attraverso una nota critica. Carmine Ranieri, Franco Rolandi e Aurelio Di Eugenio hanno sottolineato come questo aumento sia solo l’ultima in una serie di rincari che colpiscono soprattutto le fasce più deboli della popolazione: cittadini a basso reddito, pensionati e studenti. Hanno ricordato gli aumenti del 35% sul trasporto ferroviario concordati con Trenitalia dalla Giunta Marsilio e hanno denunciato la scarsa attenzione verso il fenomeno dell’evasione tariffaria.
Nonostante le critiche, la CGIL e la FILT hanno presentato quattro proposte concrete per evitare gli aumenti tariffari: azzerare gli aumenti utilizzando le risorse distribuite dal Governo Regionale; intervenire sul Governo nazionale per adeguare il Fondo Nazionale dei trasporti all’inflazione; estendere i benefici del biglietto unico su base regionale; introdurre agevolazioni tariffarie o gratuità del trasporto pubblico per cittadini a basso reddito e studenti.
Anche Luciano D’Amico, leader dell’opposizione in Consiglio regionale, ha espresso una posizione critica nei confronti degli aumenti approvati dalla Giunta di centrodestra. Ha evidenziato come questi gravino principalmente su studenti, anziani e pendolari già colpiti dall’inflazione. Inoltre, ha messo in dubbio l’utilizzo dei fondi derivanti dagli aumenti dei biglietti che secondo lui non andranno a potenziare i servizi di trasporto ma copriranno altre spese regionali.
Queste misure arrivano in un momento particolarmente delicato per i cittadini abruzzesi che vedono erodersi ulteriormente il loro potere d’acquisto a causa dell’inflazione. Gli aumenti nel settore dei trasporti pubblici sollevano preoccupazioni non solo per l’impatto diretto sui costumi degli utenti, ma anche perché potrebbero scoraggiare ulteriormente l’utilizzo dei mezzi pubblici contribuendo così ad aggravare il problema dell’inquinamento atmosferico.