Il testo, che sarà esaminato dalla Commissione “Bilancio, affari generali e istituzionali” prima di approdare in Aula, detta alcune disposizioni finalizzate ad agevolare l’effettuazione del maggior numero di interventi nel territorio regionale nonché a favorire la circolazione dei crediti generati da tali interventi. La Regione pertanto potrà intervenire acquisendo da banche e intermediari finanziari, i crediti generati dal cosiddetto “superbonus 110%” in modo da poter consentire l’avvio di nuove pratiche a favore di cittadini, professionisti e imprese. Si prevede quindi che la Regione quale concessionario acquisti da banche e istituti di credito (cedenti) crediti d’imposta attraverso una procedure selettiva di cessioni prive di contenzioso e non soggette a procedura giudiziale che tenga conto di precisi criteri.
L’acquisto, subordinato alla verifica in merito alla piena ed esclusiva titolarità del credito, all’incondizionata e libera disponibilità dello stesso e alla mancata soggezione a pignoramenti, sequestri, pegno o altro gravame, è limitato alla sola quota annuale immediatamente utilizzabile dalla Regione in compensazione mediante modello F24 nel corso della stessa annualità in cui ha luogo l’acquisto. Un’ulteriore condizione per l’acquisto è la verifica della consistenza della capacità di compensazione annua della Regione stessa, mediante F24, unitamente a quella degli enti e delle società strumentali regionali.
La Giunta regionale pertanto provvederà, con propria deliberazione, a individuare le tipologie di tributi e contributi della Regione rispetto ai quali opera la compensazione e il loro ammontare annuo. Il prezzo di acquisto non potrà superare il 93% del valore nominale del credito stesso con le economie derivanti dagli acquisti che saranno destinate alla copertura delle spese gestionali e istruttorie. La misura sarà attuata mediante la Finanziaria regionale abruzzese che gestirà la procedura selettiva, la fase negoziale e tutti gli adempimenti. Dall’applicazione della Legge, inoltre non discendono nuovi o maggiori oneri a carico della finanza regionale.