Salvaguardia della Trota Mediterranea: progettato un incubatoio ittico al Parco Nazionale

Il Parco Nazionale della Majella ha avviato un progetto per salvaguardare una specie ittica molto importante per la biodiversità delle aree protette. Grazie a uno strumento all’avanguardia, questa specie potrà proliferare ed essere salvata dall’estinzione.

La salvaguardia delle specie animali è la sfida numero uno dei parchi nazionali d’Abruzzo che ogni anno, attraverso progetti a lungo termine, arricchiscono le proprie risorse faunistiche immettendo nel territorio protetto specie che altrimenti rischierebbero un decremento significativo del loro numero di esemplari.

trota mediterranea
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Grazie alla progettazione di un incubatoio ittico, il Parco della Majella ha messo nel mirino la salvaguardia della trota mediterranea in accordo con il progetto europeo Life Streams che supporta la riproduzione della trota nativa dei bacini fluviali situati nel parco nazionale della Majella.

Salvare la trota mediterranea: ora si può

L’incubatoio ittico Streams entrerà in azione a Sant’Eufemia a Maiella e servirà a salvaguardare la trota mediterranea, una specie ittica endemica dell’area mediterranea che, attualmente, nel territorio italiano si trova in uno stato di conservazione “sfavorevole, tendente al declino”, come viene descritto sul sito ufficiale di Life Streams. In molte zone d’Italia, infatti, le popolazioni di trota nativa sono considerate estinte.

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L’incubatoio è una struttura realizzata in legno a secco per non impattare sull’ambiente, ed è stata inaugurata lo scorso 16 dicembre nel giardino botanico “D. Brescia” che si trova a Sant’Eufemia a Maiella. Per permettere di nuovo il proliferare della trota mediterranea sono state traslocate 1.000 uova di trota nativa fecondate e prossime alla schiusa.

Il direttore Luciano Di Martino ha dichiarato: “Grazie al progetto europeo Life Streams, proseguono senza sosta le attività che permetteranno riportare la trota mediterranea nei nostri fiumi, una specie quasi scomparsa da gran parte suoi habitat naturali“. Il biologo Marco Carafa invece illustra le principali cause che hanno messo a rischio l’esistenza della specie: “Inquinamento, captazioni idriche, dighe, briglie e ripopolamenti con specie estranee costituiscono le principali minacce che incombono sulla trota mediterranea“.

L’Abruzzo è la regione in prima linea nella salvaguardia delle specie animali che donano ricchezza e varietà ai suoi parchi meravigliosi. Negli anni nel parco della Majella sono stati introdotti molti animali affascinanti e particolarmente rari, come la donnola, il picchio dal dorso bianco, la salamandrina dagli occhiali e l’ululone dal ventre giallo. Senza dimenticare, ovviamente, il lupo, l’animale simbolo dei parchi d’Abruzzo.

Qualche giorno fa, vi abbiamo parlato di due giovani lupi appenninici rilasciati nel parco della Majella dopo essere stati ritrovati nell’area del Monte Subasio.

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