Una delle riserve naturali più belle di tutta l’Italia si trova in Abruzzo, è un luogo dalla storia antica, stiamo parlando del Bosco di Sant’Antonio che si trova nel Comune di Pescocostanzo in provincia de L’Aquila.
La riserva Bosco di Sant’Antonio è un’area naturale protetta dal 1985 ed è un’area di oltre 550 ettari, che corrispondono a quasi 6 km quadrati, in cui la foresta di faggi crea un ambiente naturale unico che catapulta il visitatore in uno scenario fiabesco capace di regalare delle emozioni fortissime.
Il suo ecosistema è ricchissimo e gli amanti della natura si possono vale addentrare nella riserva per vivere un’esperienza unica al mondo. Scopriamone di più.
Questo luogo dalla bellezza straordinaria si trova tra il monte Pizzalto e il monte Rotella, precisamente su un dislivello che varia tra i 1280 e i 1420 metri sul livello del mare. Il lussureggiante bosco è sempre stato considerato un luogo sacro nel corso della storia, nell’antichità era infatti dedicato al dio Giove. Fu poi consacrato a Sant’Antonio e infatti al suo interno è possibile ammirare anche il bellissimo eremo che porta il suo nome.
La faggeta millenaria che si trova ai piedi di Pescocostanzo si può ammirare in ogni stagione e consente di godere di panorami sempre diversi e unici. In primavera ci sono le fioriture, in autunno gli occhi si riempiono dei colori del foliage, d’estate si può trovare sollievo dal caldo perché è uno dei posti più freschi in Abruzzo e in inverno i paesaggi innevati hanno qualcosa di magico.
Una delle caratteristiche più particolari di questo bosco secolare di faggi è proprio la forma degli alberi a candelabro, dovuta ad una particolare potatura nota come capitozzatura. La tecnica permette di aumentare la ramificazione degli alberi creando quindi delle ampie zone d’ombra, un tempo sfruttate per riparare gli animali durante il pascolo.
Tutta la distesa ha un sottobosco rado e alberi monumentali che creano un’atmosfera mistica, dove luci e ombre formano figure ancestrali nella mente del visitatore, è uno dei luoghi in Abruzzo che sembrano usciti da un film fantasy.
Tra le specie botaniche, oltre al faggio, vi crescono esemplari di acero, quercia, pero selvatico, tasso, agrifoglio, cerro e il raro pero cordato. Anche la flora è ricchissima di piante straordinarie, tra cui ciclamino primaverile, coralloriza trifida, elaborina purpurea, genziana maggiore, peonia selvatica.
Nel bosco abruzzese è ovviamente presente anche tanta fauna, tra gli animali stanziali ci sono il lupo, l’orso, il picchio, la balia dal collare e il Gatto selvatico.
Chi vuole fare una passeggiata al suo interno può seguire i sentieri indicati che conducono anche all’Eremo di Sant’Antonio (XIV–XV sec.), uno degli eremi abruzzesi da vedere per chi ama questi luoghi ricchi di fascino.