Dopo la Toscana anche l’Abruzzo si muove per la legge sul fine vita, intanto è stata svelata la data di partenza dell’iter legislativo
Il 18 febbraio è una data da segnare in rosso sul calendario. In Abruzzo, infatti, è pronto a ripartire l’iter per la legge sul fine vita, dopo che la Toscana è diventata la prima regione in Italia ad averla approvata. Una novità importantissima e che sta pian piano prendendo piede nel Paese con le singole regioni pronte a muoversi.
A darne l’annuncio e a ricordare l’appuntamento è stato lo stesso Antonio Blasioli (del Pd), quindi il Vice Presidente del Consiglio Regionale dell’Abruzzo, che si è espresso così riguardo al riavvio dell’iter consiliare sulla proposta di legge di iniziativa popolare sul fine vita:
“Il prossimo 18 febbraio ricomincerà nel Consiglio Regionale abruzzese l’iter del progetto di legge di iniziativa popolare ‘Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito’“. Insieme a lui ci ha tenuto a esprimersi sull’iniziativa anche il consigliere del Movimento 5 Stelle Erika Alessandrini.
Quest’ultima, in particolar modo, ha ricordato che l’iniziativa legislativa è stata avviata dopo la raccolta di più di seimila firme tra marzo e maggio del 2023. Firme che sono state poi depositate nel giugno di quell’anno a corredo del testo di legge. Due anni fa, quindi, il punto di partenza di un percorso che ora è pronto a entrare nel vivo.
Ancora Blasioli ha spiegato quale è stato il passo successivo dopo il deposito delle 6.000 firme (mille in più rispetto al minimo necessario per le iniziative di matrice popolare): “A seguito del deposito e della verifica della validità delle sottoscrizioni è arrivato il parere di ricevibilità da parte del Collegio Regionale delle Garanzie Statutarie che il 19 settembre 2023 ha formulato giudizio positivo di ammissibilità”.
Il progetto – spiega il Vice Presidente del Consiglio Regionale dell’Abruzzo – dopo esser stato assegnato per competenza alla quinta commissione consiliare ‘Salute’, ha subito però un rallentamento, se non un blocco, nella fase finale dell’undicesima legislatura. L’apertura di una nuova legislatura, però, ha sbloccato la situazione.
“Il progetto di legge ha comunque mantenuto la sua validità ed è giunto dapprima in Commissione l’11 giugno 2024″ – spiega ancora Blasioli, che poi prosegue – “e infine nel Consiglio Regionale del 26 giugno seguente”. Proprio in sede di consiglio fu “deciso all’unanimità un rinvio in Commissione del testo per un’analisi più approfondita“.
LEGGI ANCHE… Fine vita, consegnate 8mila firme per la legge regionale
Il 18 febbraio si tornerà in commissione “sperando che l’Abruzzo possa andare in scia con la Regione Toscana, anche sfruttando le analisi e le valutazioni già compiute in un’altra Regione” conclude Blasioli incrociando le dita.