Dobbiamo iniziare a ragionare come un’entità unica, superando le tante faide tra territori a cui ho assistito per anni e che hanno rappresentato un freno per lo sviluppo della regione. Troppe volte ho osservato Consiglieri regionali impegnati soprattutto a fare i Consiglieri comunali in Regione. Arrivare alla formazione di un’Assemblea che pensi al territorio nella sua unità e non nelle sue divisioni, che abbia una visione di sviluppo a tutto campo e non sia continuamente frenata da campanili e orticelli, rappresenterebbe una grande occasione per tutti, in primis per gli abruzzesi.
Non penso solo all’Istituzione in sé, ma anche alle conseguenze che la scelta del collegio unico può avere a cascata su tutta la macchina amministrativa. Ad esempio la possibilità di tagliare, una volta per tutte, gli sprechi derivati dagli spacchettamenti territoriali di servizi controllati, in toto o in parte, dall’Ente. A questo si aggiungano le sfide sui macro temi che ci troviamo davanti da qui al futuro e che le contingenze storiche stanno accelerando. Tutto questo ci impone di pensarci come un’entità unica. Mi auguro che questi ragionamenti restino alla base della discussione che si affronterà in Consiglio, durante la quale si dovrà prendere la migliore decisione per garantire agli abruzzesi il diritto di essere rappresentati al meglio da qui al futuro.
Fare squadra oggi per avere risultati migliori in futuro. Sicuramente questo tema non può bloccare il prosieguo dei lavori delle Commissioni consiliari per la stretta attualità, a partire dal sostegno a imprese e cittadini per l’aumento del costo delle bollette. La Giunta ha già preso un impegno formale con l’approvazione di una mozione a mia firma, e spero che le si dia seguito a stretto giro”. Lo afferma il Consigliere regionale e Presidente della Commissione d’inchiesta sull’emergenza idrica in Abruzzo Sara Marcozzi.