Luca Marziale, Lorenzo Angelozzi, Andrea Puca, Matteo Cittadini e Sandro Giovanetti, questi i nomi degli autori di “Abruzzo Rock. Ai piedi del Gran Sasso: falesie di Chieti, L’Aquila, Pescara, Teramo”. Una guida alle arrampicate che dimostra che oltre il Gran Sasso c’è di più.
L’Abruzzo è conosciuto per tante cose, alcune più di altre però calamitano l’attenzione dei curiosi e dei visitatori che ogni anno scelgono l’Abruzzo per le loro vacanze. Senza dubbio, la buona cucina è tra le attrattive più rinomate, con eccellenze enogastronomiche che fatto incetta di premi ogniqualvolta se ne presenti l’occasione.
Il paesaggio è il fattore numero uno che porta le persone a visitare la regione, soprattutto se si è appassionati di montagna e di neve. L’Abruzzo d’altronde è la regione dei Parchi e delle montagne, le quali vengono comunemente riunite in un unico nome riconosciuto a livello globale: Gran Sasso. La guida “Abruzzo Rock ci dice che oltre il Gran Sasso c’è di più.
La guida alle arrampicate: alla scoperta delle falesie
Gli appassionati di arrampicata devono guardare all’Abruzzo come punto di riferimento in Italia, tuttavia una guida alle arrampicate si rende necessaria proprio perché chi pensa che il Gran Sasso sia l’unica soluzione percorribile per praticare questo sport è sulla strada sbagliata.
La casa editrice Versante Sud di Milano ha pubblicato la guida “Abruzzo Rock” che consta di ben 495 pagine, nelle quali vengono descritte le altre opzioni che il territorio abruzzese offre agli appassionati di arrampicata oltre il Gran Sasso. In particolar modo, vengono menzionate le falesie, ovvero le coste rocciose con pareti a picco di cui la regione è piena.
Basta dare una singola occhiata alle pagine della guida per rendersi conto che dinanzi agli occhi di chi pratica arrampicata si apre un mondo vastissimo. Le falesie abruzzesi sono un vero patrimonio naturalistico e sono davvero parecchie, tanto da giustificare la redazione della guida da parte di ben cinque persone esperte dell’argomento.
A L’Aquila, ad esempio, trovano posto le falesie di Campo Felice (Monte Orsello), Capestrano (Il guerriero), Castelvecchio Subequo, Genzano e Madonna d’Appari, a Pescara quelle di Caramanico, Carpineto, Grotta del Pesco e l’Oasi di Corvara, mentre nella Valle Peligna sono degne di nota le falesie di Anversa degli Abruzzi, Nusca di Pacentro e Scanno.
Insomma, una ricchezza di soluzioni alternative al Gran Sasso che spesso viene ignorata in favore del già noto che spesso, però, rischia di diventare stereotipo.
