Stufa a pellet vecchia: puoi sostituirla con i nuovi incentivi per i cittadini dell’ecobonus 2024. Tutte le procedure per fare domanda.
Il mercato del pellet sta vivendo un momento di significativa evoluzione, con una costante riduzione dei prezzi che rende il biocombustibile sempre più accessibile. Secondo i dati rilasciati da AIEL a gennaio 2024, il prezzo medio si attesta intorno ai 6 euro a sacchetto da 15 kg, registrando un calo del 40% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando il prezzo era di 9,31 euro.
Questo calo dei prezzi è in gran parte dovuto alla decisione del governo di ridurre l’IVA sulla biomassa dal 22% al 10%, una mossa che ha beneficiato l’intero settore del pellet, dalla produzione alla vendita.
Ecobonus 2024: come sostituire la vecchia stufa a pellet
Questa riduzione dei costi del pellet sta spingendo sempre più persone a considerare la sostituzione dei vecchi impianti di riscaldamento con stufe a pellet più moderne ed efficienti. Tuttavia, molti non sono a conoscenza delle agevolazioni fiscali disponibili per l’acquisto di tali apparecchi.
Sebbene non esista un vero e proprio Bonus Pellet, è possibile accedere ad agevolazioni desumibili da altri bonus in circolazione, come il bonus ristrutturazione e l’Ecobonus al 50%. Questi incentivi mirano a promuovere l’efficienza energetica degli edifici attraverso il miglioramento della classe energetica.
Per poter beneficiare dell’Ecobonus per la sostituzione di una vecchia stufa a pellet, è importante rispettare determinati requisiti. Ad esempio, l’apparecchio deve garantire un rendimento energetico pari o superiore all’85% e avere una certificazione ambientale di 4 o 5 stelle, a seconda che sia una sostituzione o un’installazione nuova.
Le detrazioni fiscali previste variano a seconda dell’intervento da realizzare: dal 50% per interventi di riqualificazione energetica del solo impianto di riscaldamento al 65% per la riqualificazione energetica globale dell’edificio.
Per poter accedere all’Ecobonus, è necessario essere una persona fisica o un’azienda con un immobile ubicato in Italia. Questo beneficio fiscale è valido per la ristrutturazione/manutenzione straordinaria di un immobile esistente e non di nuova costruzione.
È importante effettuare il pagamento attraverso modalità specifiche, come bonifici bancari o postali parlanti, indicando la tipologia di intervento per il quale si richiede la detrazione fiscale.
Grazie alle agevolazioni fiscali previste dall’Ecobonus, è possibile sostituire la propria vecchia stufa a pellet con un modello più efficiente, pagandola meno della precedente. Queste misure incentivano il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici e promuovono l’utilizzo di fonti di energia sostenibili come il pellet.