Si è concluso domenica, a Chianciano Terme (SI), l’XI Congresso nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea.
È stato il primo congresso unitario, senza mozioni contrapposte, nella storia di Rifondazione. Hanno partecipato 250 delegati/e in rappresentanza di circa 10.000 iscritte/i, tantissimi ospiti italiani e delegazioni di partiti della Sinistra Europea e di tutto il mondo.
Al termine dei lavori congressuali si è riunito il nuovo Comitato Politico Nazionale del partito ed è stato rieletto segretario nazionale Maurizio Acerbo. Pescarese, classe 1965, Acerbo ha una lunga storia di attivismo nei movimenti e nelle lotte sociali e ambientali. È stato deputato, consigliere regionale in Abruzzo e comunale a Pescara; era stato eletto segretario nazionale di Rifondazione Comunista nel 2017. É stato riconfermato tesoriere Vito Meloni, mentre alla guida del Collegio Nazionale di Garanzia è stato eletto Stefano Alberione.
Maurizio Acerbo, rieletto Segretario nazionale del PRC-SE, ha dichiarato: “Il nostro congresso unitario è una risposta all’assurda frantumazione a sinistra in Italia. Noi vogliamo essere ‘colla’ e lavoriamo con umiltà per la convergenza nelle lotte e anche sul terreno politico. Proponiamo a tutta la sinistra sociale e politica, alle tante vertenze e forme diverse di impegno di immaginare e costruire insieme l’opposizione al governo Draghi. Vogliamo contribuire ad un lavoro comune per un progetto di alternativa anticapitalista, ambientalista, femminista, pacifista e antirazzista al centrodestra e al Pd che condividono da anni le scelte di fondo che hanno reso il Paese più ingiusto. Il miglior antidoto contro la destra e i rigurgiti fascisti è la ricostruzione di una forza autonoma delle classi lavoratrici, dell’ecologia, della pace che si batta per l’attuazione della Costituzione, i diritti di tutte e tutti, il rilancio dello stato sociale, un’alternativa ecosocialista”.