“La sicurezza delle donne dipende anche dalla velocità con cui Regione Abruzzo eroga a queste strutture i finanziamenti necessari per poter essere operativi. Visti i ritardi accumulati negli ultimi anni, ho voluto accendere fin da adesso un faro su questa tematica perché la liquidazione delle somme previste diventi una priorità dell’Assessore Quaresimale. Non si può abbassare la guardia sulla tutela per le donne”.
“Per questo motivo nel Consiglio regionale di domani a Pescara – prosegue Marcozzi – arriverà in aula una mia interpellanza in merito allo sblocco della prima tranche di pagamenti dei fondi previsti dalla Delibera di Giunta 771 del 12 dicembre 2022. Questa prevede lo stanziamento di circa 700mila euro tra fondi nazionali e regionali per le realtà che si occupano del tema, ma siamo ancora in attesa di capire quando partiranno materialmente i bonifici alle associazioni le cui istanze sono state accettate. Le modalità di concessione dei fondi prevedono una prima erogazione del 40% del totale, ed è su questa che non possono esserci nuovi ritardi”.
“Dal momento che le liquidazioni dei fondi della passata annualità sono partiti solamente a seguito una mia interpellanza del mese di maggio, con un ritardo di oltre due mesi rispetto alla determina di pagamento, quest’anno ho voluto anticipare i tempi per togliere qualsiasi alibi ai rallentamenti. Il Consiglio regionale sta dando una linea politica chiara in materia di difesa delle donne, approvando un mio emendamento alla legge di bilancio con cui abbiamo raddoppiato i fondi regionali per centri antiviolenza e case rifugio. Mi auguro che dall’Assessore Quaresimale, o da chi risponderà al suo posto, arrivino risposte precise e tempi certi”, conclude Marcozzi.