I segretari Giuseppe Oleandro (Sunia-Cgil), Alberto Corraro (Sicet-Cisl), Antonio Mazza (Uniat-Uil) e Walter Rapattoni (Unione Inquilini) evidenziano con preoccupazione l’impatto che la pandemia, la guerra e la crisi energetica stanno avendo sul disagio abitativo nella nostra Regione.
A tale riguardo i sindacati ritengono centrale il ruolo della Regione, dei Comuni e di tutta la politica regionale, in ordine ad alcuni temi importanti che la fase attuale consegna, alla responsabilità delle istituzioni e delle forze politiche.
Le Organizzazioni sindacali degli inquilini e assegnatari, ritengono che il disagio abitativo necessita di un ripensamento complessivo delle politiche pubbliche e occorre individuare priorità, risorse e modalità attuative del “Programma per la qualità dell’abitare”, anche alla luce della rimodulazione degli strumenti per gli “ecobonus” e “sismabonus”, per la riqualificazione delle periferie, dei quartieri di
ERP e delle aree interne.
Occorre infine, puntare su un forte rilancio dell’edilizia residenziale pubblica sia per aumentare l’offerta degli alloggi ERP da destinare alle fasce sociali più bisognose sia per avviare un piano diffuso di interventi finalizzato alla manutenzione e alla riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente.
Il confronto con la Giunta, la Presidenza Regionale e i gruppi consiliari, nonché con l’Anci Regionale non può che partire da queste problematiche per individuare risposte concrete ad un disagio sociale acuto che rischia di andare fuori controllo.