Tutti i parametri sono in costante miglioramento, a partire dall’incidenza settimanale dei casi per centomila abitanti, che a livello regionale, prosegue la sua discesa e arriva a 81, lontanissima dalla soglia di allarme di 250. Il Pescarese, con un dato pari a 32, ormai da due settimane è la migliore tra le province italiane.
I nuovi casi di Covid-19 accertati nelle ultime ore sono 81. Sono emersi dall’analisi di 3.627 tamponi molecolari: è risultato positivo il 2,23% dei campioni. Il tasso di positività odierno è il più basso registrato dall’inizio dell’anno. Otto i decessi segnalati nell’ultimo bollettino: il bilancio delle vittime sale a 2.385. Ancora in calo il dato complessivo sui ricoveri.
I nuovi positivi hanno età compresa tra 5 e 97 anni. Quelli con meno di 19 anni sono 15, di cui cinque in provincia dell’Aquila, tre in provincia di Pescara e sette in provincia di Teramo. Gli otto decessi, quattro dei quali relativi ai giorni scorsi e comunicati solo oggi dalle Asl, riguardano persone di età compresa tra 65 e 95 anni: due in provincia di Pescara, tre in provincia di Teramo, una in provincia dell’Aquila e due in provincia di Chieti.
Gli attualmente positivi scendono sotto quota novemila: nelle ultime ore sono 443 in meno, per un totale di 8.614 persone. I ricoveri passano dai 465 di ieri ai 447 di oggi: 400 pazienti (-19) sono in terapia non intensiva e 45 (+1, con un nuovo accesso) sono in terapia intensiva. Il tasso di occupazione dei posti letto è pari al 24% per le terapie intensive, a fronte di una soglia di allarme pari al 30%, e al 28% per l’area non critica, rispetto ad un livello di guardia fissato al 40%.
Conferma il miglioramento anche il dato sull’incidenza settimanale. Oltre al dato regionale e a quello pescarese, sono in calo anche i valori delle altre province: a Chieti l’incidenza scende a 86, dato più basso degli ultimi mesi, nell’Aquilano scende fino a 104 e nel Teramano a 108. Non mancano le località in cui la situazione è più critica. Undici i comuni al momento in zona rossa: sette in provincia dell’Aquila e quattro in provincia di Teramo. Giovedì tornerà a riunirsi l’Unità di crisi regionale e la mappa dei centri soggetti a maggiori restrizioni potrebbe essere nuovamente ridefinita.