La situazione idrica in Abruzzo è sempre più critica. Il presidente Marsilio ha avanzato una chiara richiesta al governo per risolvere il problema
Nonostante le piogge di questi ultimi giorni, l’Abruzzo ormai da tempo vive una crisi idrica importante. Una situazione che preoccupa molto il presidente Marsilio oltre che naturalmente i residenti e i turisti. Sono centinaia, infatti, le persone che hanno raggiunto la nostra regione per trascorrere qualche giorno di vacanza e il forte rischio è quello di restare senza acqua.
Il governatore ha così deciso di inviare una lettera alla Presidenza del Consiglio dei ministri per chiedere lo stato di emergenza e avere i contributi previsti in questo caso. Un aiuto sicuramente importante per cercare di superare un periodo molto complicato che non riguarda solamente l’Abruzzo, ma molte regioni italiane.
Il presidente Marsilio nella missiva, riportata da Il Centro, ha sottolineato come la Regione è interessata da tempo da siccità a causa della scarsità di piogge e di temperature più alte della media. Una situazione “che è aggravata dalla presenza dei turisti che nella stagione estiva affollano la fascia costiera. Il loro arrivo ha portato ad un aumento considerevole del carico antropico oltre che naturalmente a quello dei fabbisogni dei settori agricolo e zootecnico“.
Turisti che hanno portato ad un utilizzo maggiore dell’acqua e, di conseguenza, ad un aggravamento della carenza idrica. “Il quadro ha assunto ancora più criticità – si legge ancora nella missiva – e in provincia di Chieti diversi Comuni da giorni sono senza acqua con notevoli disagi per i cittadini, soprattutto per la popolazione più fragile come bambini, anziani o persone con problemi di salute“.
Una crisi idrica che ha portato il presidente Marsilio a chiedere lo stato di emergenza per tutta la regione a partire dal 1° luglio 2024. Richiesta accompagnata da una relazione della Protezione Civile in cui si illustrano tutti i problemi idrici presenti in Abruzzo da qualche settimana.
Ora la palla passa in mano alla Presidenza del Consiglio. Alla ripresa dei lavori il Consiglio dei ministri potrebbe approvare la richiesta avanzata dal governatore Marsilio e dare i fondi previsti per consentire alla Regione di poter ripartire e provare a superare con interventi ben precisi questo problema che, come spiegato in precedenza, non riguarda solamente il territorio abruzzese, ma moltre altre zone italiane.