Nella giornata di oggi, 9 novembre, si registrano 625 nuovi casi (di età compresa tra 6 mesi e 96 anni). Dei nuovi casi, 208 sono riferiti a tracciamenti di focolai già noti. I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 106, di cui 29 in provincia dell’Aquila, 16 in provincia di Pescara, 18 in provincia di Chieti, 43 in provincia di Teramo.
*(il totale risulta inferiore di 1 unità in quanto è stato eliminato un caso risultato duplicato)
Il bilancio dei pazienti deceduti registra 6 nuovi casi e sale a 602 (di età compresa tra 56 e 92 anni, 2 in provincia dell’Aquila, 1 in provincia di Teramo, 1 in provincia di Pescara e 2 in provincia di Chieti). Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 4669 dimessi/guariti (+77 rispetto a ieri).
Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 9872 (+541 rispetto a ieri).
Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 319079 test (+3951 rispetto a ieri).
I dati: 513 pazienti (+29 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 48 (+5 rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 9311 (+507 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.
Del totale dei casi positivi, 4531 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+212 rispetto a ieri), 2928 in provincia di Chieti (+131), 3391 in provincia di Pescara (+100), 3967 in provincia di Teramo (+185), 134 fuori regione (+3) e 192 (-7) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.
E’ ancora una volta la provincia dell’Aquila quella a far registrare più nuovi casi in Abruzzo: l’incremento, in 24 ore, è di ben 212 unità. Segue a ruota il Teramano, con +185. Poi ci sono il Chietino (+131) e il Pescarese (+100). A livello territoriale, sono proprio i due capoluoghi di provincia, L’Aquila e Teramo, rispettivamente con 60 e 54 nuovi casi, le località a far registrare il maggior incremento. L’emergenza abruzzese, nelle ultime settimane, è rappresentata proprio dalle province di L’Aquila e Teramo.
Nell’Aquilano in un mese i contagi sono aumentati del 500%. In provincia dell’Aquila si registrano complessivamente 4.531 casi dall’inizio dell’emergenza. Mille in più in una settimana: sette giorni fa erano 3.494. Il dato è addirittura raddoppiato rispetto a due settimane fa, quando il totale era fermo a 2.333. Per capire quanto rapidamente il virus stia circolando nell’Aquilano – territorio solo lambito dall’emergenza nella fase primaverile – basta fare il confronto con i dati di un mese fa: 752 i casi complessivi. In 30 giorni c’è stato un incremento del 502%. L’epidemia corre spedita anche nel Teramano.
La provincia, con 3.967 casi complessivi, è al secondo posto in regione dopo quella dell’Aquila. Una settimana fa i contagi totali erano 3.095, cioè circa 900 in meno, e due settimane fa erano 2.016, ovvero la metà di oggi. Anche in questo caso il confronto mensile dà la misura della circolazione del virus: un mese fa i casi totali erano 931. L’incremento, in trenta giorni, è stato del 326%.