La questione cervi continua ad essere al centro del dibattito in Abruzzo. E nelle ultime ore un animale è stato ucciso in un incidente. Ma non è finita qui
La caccia ai cervi continua a far discutere nella nostra regione. La delibera della Giunta ha come principale obiettivo quello di evitare quanto successo nella notte tra il 25 e il 26 agosto quando una vettura non è riuscita ad evitare l’impatto con questo animale nei pressi di Castel di Sangro.
La macchina, con a bordo due persone, stava viaggiando quando improvvisamente si è trovato davanti il cervo. L’impatto è stato inevitabile. Fortunatamente per gli occupanti della vettura non ci sono stati problemi: sono rimasti illesi. Per l’animale non è andata così bene. L’incidente è stato fatale e il giorno successivo è stata trovata la carcassa a bordo della carreggiata. Ma c’è un particolare ancora più raccapricciante e che mette paura per il resto degli animali.
La carcassa del cervo è stata trovata a bordo della carreggiata senza le corna. Secondo quanto riferito da Il Centro, molto probabilmente nella notte alcune persone le hanno asportate e magari messe in vendita in qualche luogo. “Non c’è una norma che vieta una cosa simile – spiega Luciano Sammarone, direttore de il Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise ai microfoni dell’Ansa – ma questo fa pensare ad una asportazione illegale“.
Sulla vicenda è stata aperta un’indagine per accertare meglio l’accaduto. I punti da chiarire sono ancora diversi e per il momento da parte degli inquirenti ci preferisce mantenere il massimo riserbo. Di certo si tratta di un qualcosa di illegale e per questo motivo le persone rischiano una denuncia e non solo.
Sicuramente questo incidente è destinato ad alimentare la polemica sulla caccia ai cervi. La Regione non ha nessuna intenzione di fare un passo indietro sul provvedimento. Una delibera che, secondo la Giunta, ha come obiettivo anche quello di evitare incidenti simili che possono essere fatali anche per le persone.
Ma gli animalisti da tempo chiedono un tavolo per trovare una soluzione differente e arrivare ad un compromesso. Per il momento, però, la giunta regionale continuerà ad andare per la sua strada anche se nelle prossime settimane non è da escludere un incontro con le associazioni per spiegare le ragioni.