È stata una Maturità molto particolare quest’anno. A sorpresa molti alunni hanno deciso di boicottare l’orale perché “non conta nulla”
L’esame di maturità da sempre è forse il grande bivio della vita di una persona e resta sempre nella mente degli studenti. Ma quest’anno sta uscendo una moda davvero molto particolare e folle: boicottare gli esami orali. Non presentarsi all’ultima prova perché “non conta nulla e ormai è già tutto deciso“. Davvero un qualcosa di inedito e che nessuno si sarebbe mai aspettato fra professori e magari anche fra gli stessi alunni.

Ora è diventata una sorta di moda. Fra le chat degli studenti, anche abruzzesi, si discute se magari presentarsi agli orali oppure boicottarli perché non possono essere bocciati. Davvero un qualcosa di inedito, mai successo e che pone i professori con le spalle al muro soprattutto se hai raggiunto il 60. Con il minimo in tasca, gli alunni devono essere obbligatoriamente promossi a meno di una indicazioni da parte del ministero.
La posizione del ministro Valditara sull’orale
La moda preoccupa molto la scuola e anche gli stessi professori. Nessuno si sarebbe mai aspettato una cosa simile e per questo motivo le commissioni non sanno come comportarsi. Non c’è una indicazione precisa e, quindi, come spiegato in precedenza, c’è la necessità di promuoverli se viene raggiunto il minimo. Una situazione destinata a cambiare nei prossimi anni per non creare un precedente davvero molto pericoloso.
Il ministro Valditara, infatti, ha chiesto chiaramente di bocciare chi non si presenterà all’orale. Al momento è una indicazione orale visto che non c’è un documento scritto. Ma non è da escludere che presto possa esserci una circolare per modificare in modo definitivo la situazione e quindi vedremo cosa succederà nel prossimo futuro.

In questo momento la certezza è che dal prossimo anno si dovrà fare obbligatoriamente l’orale se si vuole essere promossi alla maturità. Il ministro Valditara ha intenzione di fare una indicazione molto precisa per non incappare in precedenti che potrebbero creare non pochi problemi. Vedremo se ci saranno delle novità per l’anno in corso oppure si dovrà dare ragione agli studenti.





