Si alza la preoccupazione degli esperti per l’Abruzzo. Paura in queste province, a rischio la salute di molte persone. Scopriamo perché.
Arrivano brutte notizie per il benessere pubblico: una nuova minaccia, infatti, giunge nel Bel Paese dall’Africa e potrebbe costarci molto cara. A rimanerne vittime non sono i residenti nelle zone più inquinate dell’Italia ma tutti quanti. Medici e tanti scienziati avvertono di fare molta attenzione.
Il pericolo sarebbe quindi reale e potrebbe causare molti morti. Ad oggi si parla soltanto di tantissimi ricoveri in ospedale e di molti accessi al Pronto Soccorso. Ma la situazione potrebbe anche degenerare. Bambini, anziani e persone di ogni età affette da patologie soprattutto respiratorie appaiono essere quelle più a rischio.
Ci sono però dei piccoli accorgimenti che possiamo mettere in atto per ridurre le conseguenze di questo fenomeno climatico che minaccia la nostra sopravvivenza. Stiamo parlando delle piogge con la sabbia del Sahara o particelle in sospensione. Ecco quindi il modo al momento che sembra più giusto per affrontarle.
Sempre più frequenti nel nostro paese, ci sono delle zone dove il loro arrivo è ancora più devastante rispetto che in altre parti dello Stivale. A far luce su questa preoccupante situazione ci ha pensato la responsabile dell’Unità Operativa semplice dipartimentale di Pneumologia dell’ospedale di Chieti, la Dottoressa Laura Martino.
La professionista della salute in una recente intervista rilasciata all’emittente televisiva Rete8 ha infatti spiegato che quello delle piogge del Sahara non è certo un fenomeno da sottovalutare. La Dottoressa Martino invita tutti a non chiamare quella polvere che rimane sulle nostre auto o sul terreno sabbia ma bensì micro polveri che arrivano a noi dall’Africa per effetto dei cambiamenti climatici.
Le stime parlando di circa 180 milioni di tonnellate di polveri che dal Sahara si sollevano e vanno ad aggiungersi alle già presenti nel nostro Paese Pm2.5 e Pm10. Uno degli ultimi studi pubblicati sulla rivista scientifica Occupational and Environmental Medicine rivela che l’arrivo delle piogge del Sahara causerebbe un incremento dei ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie.
Questo evento, infatti, può portare a problemi di salute come irritazioni, affaticamento, problemi respiratori e asma. Il consiglio per evitare tutto ciò? La soluzione migliore al momento sembra quella di evitare di stare a contatto con quella che erroneamente viene comunemente chiamata sabbia del Sahara che cade dal cielo con le piogge Sahariane.
La Dottoressa Martino consiglia eventualmente l’uso di mascherine per proteggere le vie aeree da queste micro polveri. Inoltre sarebbe necessario evitare il fumo e tenere sotto controllo altre eventuali patologie respiratorie di cui una persona potrebbe soffrire.
Se potete, perciò, non state all’aria aperta quando c’è il cielo giallo, lattiginoso o grigio perché quelle che sembrano nuvole in realtà sono micro polveri. C’è però una bella notizia: nel fine settimane sono previste probabili precipitazioni che spazzerebbero via la “sabbia” del Sahara.