Esprime quindi soddisfazione per la decisione di rinviarne la discussione in aula, confidando che ci sia ancora l’occasione perché l’INU possa contribuire a migliorare un testo sul quale oggi non può che esprimere il totale disaccordo per l’impostazione e il contenuto; un testo che evidenzia chiaramente la volontà di approfittare della congiuntura post-pandemica per realizzare un timido tentativo di “testo unico” in materia di governo del territorio, che però di fatto si limita solo a sistematizzare alcune questioni di importanza secondaria senza riferire l’azione ad una visione strategica, introducendo invece alcuni discutibili elementi di “semplificazione” che evidenziano l’intenzione della Regione di proseguire inesorabilmente verso un chiarissimo obiettivo di deregulation e di progressiva esautorazione dei poteri delle Province e dei Comuni in materia di urbanistica.