L’Aquila. Il Premio “Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno 2016” è stato assegnato al gruppo di lavoro dei 5 Parchi che hanno realizzato il Progetto Life Coornata sulla conservazione del Camoscio appenninico. Il premio, indetto dalla rivista Nuova Ecologia, è giunto quest’anno alla sua ottava edizione e viene assegnato sulla base di una preselezione operata da personalitàdell’ambientalismo italiano e del giornalino ambientale, che viene sottoposta al voto dei lettori della rivista e di quanti vogliano partecipare.
Le cinque aree protette sono i Parchi nazionali della Maiella, d’Abruzzo, Lazio e Molise, del Gran Sasso e Monti della Laga, dei monti Sibillini e il Parco regionale Sirente Velino che, insieme a Legambiente, negli ultimi anni, hanno lavorato in maniera coordinata, realizzando attività per migliorare la qualità della gestione del Camoscio appenninico, compresa la reintroduzione in nuove aree come il Parco Sirente Velino.
“Si tratta di un riconoscimento importante – evidenzia Antonio Carrara, presidente del Parco della Majella – anche perchè premia una lavoro di squadra che ha visto uniti tutti i Parchi abruzzesi, insieme al Parco dei Monti Sibillini, e riconosce un’ esemplare azione di successo della conservazione del Camoscio, iniziata oltre 90 anni fa nel Parco d’Abruzzo e rafforzata agli inizi degli anni ’90 dall’ ‘Operazione Camoscio’ che portò alla creazione di nuove colonie sulla Majella e sul Gran Sasso.
Voglio ringraziare tutti coloro che in questi anni 4 anni hanno lavorato al Progetto Life, che qualche settimana fa è stato segnalato dal sito della Commissione europea, e tutti coloro che quotidianamente lavorano per la conservazione del Camoscio”.