Antonio Sorgi, dirigente della Regione Abruzzo, e l’architetto Antonio Giordano, funzionario del Comune di Francavilla al Mare, sono stati arrestati questa mattina dalla squadra mobile di Pescara su disposizione del gip dell’Aquila Romano Gargarella nell’ambito di un’inchiesta della Procura del capoluogo di regione, nelle persone del procuratore capo Fausto Cardella e dei suoi sostituti, Antonietta Picardi e Simonetta Ciccarelli. Entrambi sono agli arresti domiciliari.
I due sono indagati, con altre cinque persone, nell’ambito di un’inchiesta che ha fatto luce sulle turbative commesse nel corso della gara d’appalto, predisposta dal Comune di Francavilla al Mare relativa al nuovo ampliamento del cimitero comunale, per un importo a base di gara di 2.400.000 euro, bando pubblicato ad aprile dell’anno scorso.
Chi è Sorgi. Sorgi è direttore regionale della Direzione Affari della Presidenza, Politiche Legislative e Comunitarie Programmazione, Parchi, Territorio, Valutazione Ambientali, Energia. Ricopre inoltre l’incarico di presidente del Comitato di coordinamento regionale per la Valutazione di impatto ambientale e quello di commissario unico straordinario per l’avvio delle procedure di costituzione dell’Autorita’ per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani (Agir), la cui assemblea e’ costituita da tutti i Comuni della regione.
I fatti secondo gli investigatori. Nel corso delle indagini, portate avanti dal personale della squadra mobile di Pescara diretta da Pierfrancesco Muriana, è emerso che Sorgi di fatto è amministratore della società “LT Progetti s.r.l.”, legalmente rappresentata dalla moglie (non indagata). La “LT Progetti s.r.l.” ha dato vita al “Consorzio Progetti & Finanza”, realta’ costituita d’intesa con la “Sincretica s.r.l.” e con la “Di Ferdinando Michele Costruzioni Generali srl”, i cui rispettivi direttori tecnici sono indagati e nei cui confronti il gip ha disposto la misura cautelare interdittiva del divieto temporaneo di esercitare determinate attivita’ professionali o imprenditoriali. Queste persone, oltre a essere soci in affari, secondo gli investigatori avrebbero costituito, promosso e organizzato con Antonio Giordano un’associazione per delinquere finalizzata a commettere una serie indeterminata di delitti contro la pubblica amministrazione e, segnatamente, quelli di turbata libertà degli incanti e corruzione, spiegano sempre gli investigatori.
Secondo la ricostruzione degli agenti della squadra mobile di Pescara, attraverso Giordano, segretario della commissione aggiudicatrice nella procedura di gara del cimitero di Francavilla, e grazie a Roberto Olivieri, presidente della stessa commissione, dirigente del Servizio Attivita’ Produttive ed Urbanistiche del Comune, Sorgi e gli altri rappresentanti della “Consorzio Progetti & Finanza”, che ha partecipato alla gara finita nel mirino della magistratura, sarebbero riusciti a turbare il regolare svolgimento della procedura di gara, pilotandola a loro favore. Cio’ sarebbe avvenuto, per gli investigatori, anche attraverso la falsificazione di un verbale della commissione aggiudicatrice. Per questo motivo sono indagati anche gli altri due componenti della stessa commissione, sebbene nei confronti di questi ultimi il gip non abbia adottato misure cautelari.
Si attende la decisione del gip in ordine alla posizione del presidente della commissione, Olivieri, per il quale la Procura aquilana ha richiesto la sospensione dai pubblici uffici. Nel corso delle intercettazioni telefoniche e’ emerso che uno degli indagati chiamava Sorgi “Re Sole”, tanta era la considerazione che aveva di lui e del suo potere.
La posizione del Forum dell’Acqua. L’arresto del Presidente del comitato V.I.A. abruzzese, che da anni è al centro delle critiche di associazioni e movimenti, impone al Consiglio regionale un’urgente presa di posizione. Serve una legge organica sulle procedure ambientali. Le altre regioni da anni hanno specifiche leggi regionali mentre in Abruzzo le attività di valutazione sono organizzate attraverso semplici delibere di giunta regionale che in questi anni sono cambiate più volte.
Bisogna ripartire dalla legge “Acerbo” su trasparenza e partecipazione nei procedimenti ambientali che fu prima approvata e poi rapidamente “affossata” dallo stesso consiglio regionale che l’aveva approvata, proprio dopo l”intervento di Sorgi. In Abruzzo esistono addirittura procedimenti del tutto opachi, come quelli che riguardano le valutazioni di incidenza ambientale. Ora la politica dovrebbe dare un unico segnale: riprendere quella norma, sentire comitati ed associazione, e approvarla, subito, in Consiglio Regionale aggiungendo un articolo sull’obbligo dell’inchiesta pubblica sulle opere più controverse. Il testo Unico sull’Ambiente la prevede ma solo come “possibilità” per l’ente pubblico di attivarla, senza ritardi nella valutazione delle opere. Risultato: in Abruzzo su centinaia di progetti non è mai stata svolta una sola inchiesta pubblica sui progetti che i funzionari devono valutare dalle loro scrivanie. Così si decide il futuro dei territori, così muore la democrazia.
Maurizio Acerbo: per anni ho denunciato il ruolo del dirigente. “Ho personalmente denunciato per anni il ruolo svolto da Sorgi nella Regione Abruzzo. Ho chiesto innumerevoli volte le sue dimissioni e tutte le volte veniva fuori un amplissimo fronte di estimatori e sostenitori da Sel al PD fino all’apoteosi di Forza Italia che con Chiodi ne ha fatto una sorta di plenipotenziario. Se mi davano retta oggi probabilmente Sorgi non sarebbe oggetto di misure cautelari”. Lo afferma il Consigliere regionale Maurizio Acerbo, commentando l’arresto del dirigente della Regione Abruzzo. “Se confermate le accuse alla base dell’arresto di Antonio Sorgi – ha continuato – gettano un’ombra pesantissima sugli ultimi 10 anni di vita politico-amministrativa regionale. Non si tratta di un dirigente qualunque ma di uno degli uomini piu’ potenti d’Abruzzo che ha goduto della sponsorizzazione e della stima di centrodestra e centrosinistra che negli anni delle giunte Pace, Del Turco e Chiodi gli hanno progressivamente attribuito un ruolo abnorme. Per Rifondazione Comunista e gli ambientalisti piu’ seri per anni Sorgi e’ stato il ‘nemico pubblico numero 1′. Ricordo che Sorgi – ha concluso Acerbo – e’ stato gia’ oggetto di inchieste, anche derivanti da nostri esposti, come nel caso della filovia Pescara- Montesilvano. Finora se l’e’ sempre cavata come altri super-dirigenti della Regione. Non e’ detto che non ce lo ritroveremo candidato alle prossime elezioni”.
Pettinari (M5S) su inchiesta “Re Sole”. “Invito il Presidente Luciano D’Alfonso a sospendere immediatamente dal servizio il direttore Antonio Sorgi e di procedere a una verifica di legittimità di tutti gli atti emanati dal Comitato di coordinamento regionale per la Valutazione di impatto ambientale, di cui Sorgi è attualmente coordinatore”. Lo chiede il Consigliere regionale del M5S, Domenico Pettinari, in merito all’inchiesta della Procura della Repubblica dell’Aquila, denominata “Re Sole”, che ha indagato tra gli altri il direttore regionale Antonio Sorgi. “Mi sorprende la tempestività – osserva Pettinari – con la quale il Presidente della giunta regionale, già ieri, aveva convocato la seduta della giunta per rimodulare la pianta organica di tutte le direzioni regionali. Non vorrei che il Presidente fosse stato premonitore dei fatti accaduti oggi”.
Arresto Sorgi, Chiodi: ‘mai avuto segnali’
Si dice sorpreso e sconcertato l’ex presidente della regione Gianni Chiodi che con Antonio Sorgi ha condiviso cinque anni di gestione della regione. Prima spiega di essere “convinto che dimostrerà la sua estraneità” poi dice a braccia aperte che “per quello che ho visto in cinque anni si è trattato di un dirigente molto efficiente e un gran lavoratore. Spero chiarirà quanto accaduto ma io non ho mai avuto nessun segnale che intorno a lui potessero esserci vicende del genere”, conclude Chiodi commentando l’arresto dell’alto dirigente della regione da parte della Procura aquilana.
L’esposto del WWF. Nell’ambito delle indagini sulla gara d’appalto per l’ampliamento del cimitero comunale di Francavilla al Mare , poi annullata in autotutela a seguito delle perquisizioni effettuate dalla polizia, la squadra mobile di Pescara ha ricevuto a luglio 2013 un esposto dal Wwf in merito alle anomalie emerse, per l’associazione, nella realizzazione di alcune opere pubbliche da parte del Comune di Ortona dove Sorgi, arrestato oggi, aveva lavorato prima di essere assunto in Regione. Per la realizzazione della strada Postilli-Riccio il Comune di Ortona avrebbe assegnato un incarico di assistenza al Rup alla L.T. progetti, di cui era amministratore di fatto Sorgi. E successivamente, a cavallo tra il conferimento di questo incarico e la liquidazione della parcella, Sorgi, come funzionario regionale, ha emesso un parere paesaggistico favorevole per la strada Postilli-Riccio. Cio’ dimostra, per l’accusa, che Sorgi operava per favorire la LT Progetti. Per i lavori di riqualificazione del porto di Ortona, sempre dalla denuncia del Wwf, alla Lt Progetti e’ stato affidato il compito di supporto al Rup, che era Antonio Giordano, per tutti e tre i lotti dei lavori e uno degli affidamenti degli incarichi e’ stato formalizzato con una determina a firma di Giordano. Cio’ dimostra, sempre per l’accusa, che i rapporti erano preesistenti alle vicende per cui oggi Sorgi e Giordano sono finiti agli arresti.
Il sindaco di Francavilla. “L’epilogo dei fatti incresciosi non ci stupisce perché eravamo a conoscenza dell’inchiesta in corso. Eravamo stati infatti interessati, come ho avuto modo di dire in precedenti comunicati stampa, da perquisizioni e indagini da parte della magistratura per la quale ci siamo messi a disposizione fin dal primo momento, fornendo tutte le notizie e le informazioni necessarie e mettendo a disposizione strumenti dell’Ente anche quando non era necessario”. Lo dichiara il Sindaco di Francavilla al Mare, Antonio Luciani, che aggiunge: “Tutto questo per dire che abbiamo assoluta fiducia nell’operato della magistratura così come siamo consapevoli di avere svolto la nostra azione amministrativa nell’esclusivo interesse della collettività. Ho la stessa tranquillità che mi accompagna da quando, ormai diversi mesi fa, gli inquirenti hanno acquisito il contenuto del mio computer. Il project in questione, tra l’altro, è stato annullato ancor prima che l’inchiesta arrivasse a questo punto, proprio perché, a nostro avviso, conteneva delle imperfezioni passibili di ricorso. Voglio sottolineare che la decisione di indire un project per il cimitero era stata assunta da un’altra Amministrazione molto tempo prima che l’architetto Giordano arrivasse a Francavilla. Vorrei completare queste mie dichiarazioni spiegando ai cittadini che le azioni amministrative si basano esattamente sul nostro programma e le procedure sono espletate dagli uffici: le competenze della politica, quindi, sono di indirizzo mentre quelle degli uffici sono di attuazione degli indirizzi”.