Roma. Giovanni Legnini (in corsa per la vicepresidenza dell’organo di autogoverno dei giudici) è risultato eletto al Csm dallo spoglio dell’ottava votazione del Parlamento, in seduta comune, nella tarda serata di ieri.
Assieme a lui, Giuseppe Fanfani, anch’egli del Pd, che con Legnini è l’unico componente laico del Csm.
Per i restanti sei componenti laici (e l’elezione di due giudici costituzionali) è cominciata questa mattina a Montecitorio la seduta del Parlamento. Per essere eletti occorre il quorum dei tre quinti dei componenti.?
L’elezione del Sottosegretario all’Economia Legnini al Consiglio Superiore della Magistratura e la sua ormai certa indicazione alla Vice Presidenza dello stesso, rappresenta per l’Abruzzo un’ulteriore opportunità affinché siano affrontate con efficacia e concretezza tutte le questioni inerenti l’assetto organizzativo della Giustizia nella nostra regione, dai necessari correttivi alla Geografia Giudiziaria al paventato trasferimento della Corte d’Appello da L’Aquila a Pescara”. A dichiararlo è la Cittadina al Senato Enza Blundo.
“Auspico – continua la Cittadina – che il collega Legnini nel corso del suo mandato si adoperi, nel limite e nel pieno delle sue nuove competenze, ad assicurare il completo funzionamento dei tribunali abruzzesi, garantendo l’accesso a quel diritto alla Giustizia che è basilare per ogni Stato che si definisca libero e democratico e che si attivi per scongiurare lo spostamento della Corte d’appello da L’Aquila a Pescara”.
“Privare L’Aquila della Corte d’Appello rappresenterebbe un ulteriore segnale di una Giustizia che, a seguito anche e soprattutto degli innumerevoli scandali ed inchieste che hanno caratterizzato la fase della ricostruzione post – sisma, è destinata, volente o nolente, a non trovare dimora nel capoluogo abruzzese, creando ancor più sfiducia negli aquilani”, conclude Blundo.