L’iniziativa e’ stata messa in campo dalla Fab-Cna Abruzzo, l’associazione delle imprese del turismo costiero. I centri scelti per importare in Abruzzo un modello gia’ sperimentato su alcuni dei tratti della costa italiana piu’ gettonati dal turismo, come la Romagna, sono nove: Martinsicuro, Alba Adriatica, Pineto e Silvi per la provincia di Teramo; Montesilvano e il capoluogo adriatico per la provincia pescarese; Francavilla, Casalbordino e Vasto per la provincia di Chieti. In ciascuno di essi (tranne Pescara, dove gli stabilimenti balneari interessati sono due) sara’ possibile usufruire dei servizi concessi dalla struttura convenzionata. Il ticket si potra’ ritirare nello stabilimento o attraverso l’agenzia che si occupera’ anche dell’assistenza ai turisti interessati.
“Pagando una sola volta – sottolinea in una nota il segretario regionale della Fab-Cna, Cristiano Tomei – un cliente potra’ scegliere dove passare un settimana di vacanza: in sostanza, avra’ facolta’ di spostarsi da una localita’ all’altra tra i vari stabilimenti che aderiscono all’iniziativa. Un modo per offrire ai bagnanti, senza complicazioni burocratiche, e mantenendo i costi di ombrelloni e sdraio fermi alle tariffe dell’anno passato, la facolta’ di muoversi liberamente sul litorale abruzzese. In questo modo sara’ possibile anche realizzare sinergie tra i vari centri, promuovere le peculiarita’ di ciascuno, favorire perfino la scoperta dell’Abruzzo interno o dei centri storici”.
Lo stabilimento, insomma, si candida a trasformarsi in un luogo dove usufruire di piu’ servizi: tra gli altri, nel programma dalla Fab-Cna per l’estate in arrivo, ci sono anche le escursioni in bicicletta: “Grazie alla convenzione con l’associazione “Bike life”il turista sara’ prelevato direttamente davanti allo stabilimento ed accompagnato nella sua escursione da guide specializzate”, spiega Tomei. Il segretario della Fab-Cna inoltre punta il dito contro “l’assenza di una regia pubblica in grado di sostenere l’azione delle imprese. Oggi prevale la figura del turista alla ricerca di piu’ opportunita’, si chiede di poter pianificare una vacanza che crei, in sostanza, piu’ occasioni e piu’ divertimento. Senza adeguare l’offerta a queste nuove tendenze non c’e’ futuro. Peccato, pero’, che su questo terreno – conclude Tomei – le imprese siano costrette a muoversi praticamente senza alcun supporto istituzionale”.