Con centinaia di persone che aspettavano fuori del palazzo, il Consiglio Regionale ha pertanto approvato all’unanimità la proposta in questione con la quale si pone definitivamente fine al meccanismo che produceva i superpremi per i dirigenti regionali.
“Le risorse che si liberano con la progressiva riduzione del numero dei dirigenti – spiega meglio Acerbo – non saranno più distribuite tra quelli in servizio come premialità aggiuntiva a una retribuzione già elevata, ma finiranno nel fondo per il salario accessorio dei dipendenti. Inoltre abbiamo previsto che vadano finalizzate le risorse derivanti dai risparmi sulle spese dell’ente alla copertura del fondo per i dipendenti. Abbiamo tagliato un privilegio per dare risorse a chi guadagna intorno ai mille euro e che ha perso, grazie alla politica spettacolo della Giunta, il salario accessorio. Spero che l’approvazione della legge segni soltanto il primo passo e che la Giunta raccolga il segnale fortissimo che arriva dai lavoratori e dalle lavoratrici”.
“In tempi normali, un assessore al personale sarebbe stato destituito , in termini normalissimi si sarebbe dimesso di fronte al primato raggiunto in 43 anni di storia della nostra regione. Chiedo le dimissioni dell’assessore regionale Federica Carpineta. Mai il personale dipendente aveva convocato uno sciopero, mai si e’ arrivati a questa esasperazione. Non si trattava e non si tratta di difendere privilegi ne’ di aumentare la spesa, ma semplicemente di ri-distribuire le risorse che sono a disposizione del personale dirigente. Per quattro volte di seguito l’assessore regionale al personale, Federica Carpineta, non si è presentato all’incontro con i sindacati convocato con il Prefetto dell’Aquila, proprio al fine di evitare uno sciopero e l’esasperazione delle posizioni. Ormai è rimasto solo il Presidente Chiodi a difenderla, entrambi arroccati dentro il palazzo”.