La Valle del Sagittario e il Lago di Scanno, il più importante d’Abruzzo, entrano infatti in quella che l’assessore alla Protezione Civile Gianfranco Giuliante e quello ai lavori Pubblici Angelo Di Paolo hanno definito “una nuova concezione di programmazione basata tutta sulle esigenze del territorio”.
“Il contratto di fiume – spiegano meglio i due politici – è destinato a portare un nuova cultura di crescita del territorio. Prevede che tutto il sistema, pubblico e privato, che gravita intorno ad un bacino idrografico può pensare e studiare forme di programmazione specifica, che partono dalla messa in sicurezza fino a toccare lo sviluppo sostenibile e il turismo. Un’idea nuova di come pensare e sviluppare il territorio con gli attori principali del territorio stesso”.
L’idea di una programmazione unitaria sul territorio è anche “figlia dei nuovi indirizzi dell’Unione europea in tema di programmazione – hanno ribadito Di Paolo e Giuliante -. E’ finito il tempo dei finanziamenti a pioggia che potevano arrivare dalla Comunità europea; oggi per finanziare interventi e progetti è necessario inserirli in programmazioni sempre più coerenti con il tessuto sociale, economico e geografico. Il contratto di fiume risponde anche a questa esigenza come vero e proprio modello di pianificazione territoriale”.
Il contratto di fiume Valle del Sagittario-Lago di Scanno segue di qualche settimana quello sottoscritto dalla Regione Abruzzo per quanto riguarda il fiume Tordino, a conferma che la nuova idea di pianificazione sta entrando nella strategia della Regione. “E in futuro – ha anticipato Giuliante – potrebbe toccare al contratto di fiume del Lago di Campotosto”.