Su un campione scelto a caso di 745 persone, tra Aquila, Avezzano, Sulmona e Castel di Sangro, 6 persone hanno scoperto infatti di avere il diabete e 173 hanno una possibilità di ammalarsi, nei prossimi 10 anni, superiore al 20%.
I controlli sono stati fatti su persone apparentemente sane, scelte a caso – in piazze, grandi poli commerciali e altri luoghi pubblici – in occasione della giornata mondiale del diabete, celebrata il 13 novembre scorso. In Italia l’iniziativa, promossa da Diabete Italia, ha avuto come coordinatrice nazionale la dottoressa Rossella Iannarelli, che è anche direttore del servizio Diabetologia dell’ospedale San Salvatore di L’Aquila.
I servizi diabetologia della Asl 1 si sono attivati per fare prevenzione tramite controlli a caso e, allo stesso tempo, per intraprendere iniziative di sensibilizzazione verso la Regione per l’immediata attuazione del piano nazionale diabete. L’obiettivo è quello di potenziare un nuovo modello di assistenza già in atto che prevede una riduzione dei ricoveri in ospedale (già attuata in Abruzzo) e, soprattutto, una migliore qualità di vita del paziente tramite le terapie in ambulatorio, puntuali e continue.
Oltre ai prelievi i presidi diabetologia della Asl n.1 hanno distribuito alla gente dei questionari che, in base agli stili di vita descritti, servono a valutare il rischio di contrarre la malattia nei prossimi 10 anni. All’Aquila (controlli svolti il 9 e 10 novembre nel Distretto sanitario S. Demetrio e piazza Duomo) le verifiche hanno riguardato 300 persone (tra 18-82 anni), nessuna risultata con malattia in corso grazie ai costanti screening svolti durante l’anno. Tuttavia all’Aquila – nei prossimi 10 anni- il 38,8% (117 persone) ha un rischio superiore al 20% di contrarre la malattia, il 13,6 oltre il 40% e, infine, il 3,6% dei soggetti ‘osservati’ un rischio superiore al 60%. Il servizio diabetologico di L’Aquila segue circa 8.000 pazienti che accedono al servizio 3-4 volte l’anno.