Roma. “La Regione Abruzzo è stata drammaticamente tagliata fuori dai piani di sviluppo dell’alta velocità lungo la dorsale adriatica”. È quanto denuncia il deputato abruzzese di Scelta Civica per l’Italia Giulio Sottanelli, che ha presentato oggi alla Camera un’interrogazione urgente al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi per sollecitare il governo alla realizzazione di “adeguati interventi di velocizzazione delle ferrovie abruzzesi e molisane e per ridurre i disagi dei cittadini e delle imprese oltre che per sanare la situazione di mancata concorrenza tra gli operatori del settore che determina uno svantaggio economico per i cittadini già penalizzati dall’arretratezza del servizio”.
Secondo Sottanelli, l’Abruzzo è la regione più penalizzata in questo senso, “visto che – ha argomentato – dal 15 dicembre Ntv avvierà il servizio nella tratta Milano-Ancona mentre la tratta più a sud tra Bari e Foggia risulta già inserita nei piani finanziari dell’Alta velocità e dal 2016 dovrebbe essere fruibile l’alta capacità sulla tratta Foggia-Napoli-Roma-Milano”. L’assenza dell’alta velocità lungo la dorsale adriatica abruzzese “impedisce, di fatto, non solo un trasporto ferroviario migliore ma anche una concorrenza in termini di tariffe ferroviarie vista l’assenza di altri gestori con un notevole aumento dei tempi di percorrenza e un aggravio dei costi dei biglietti ferroviari rispetto a ciò che accade lungo le linee coperte dall’alta velocità e già servite da tutti gli operatori del settore in regime di concorrenza”.
“E’ una sfida da vincere – ha risposto il Ministro Maurizio Lupi – poiché l’alta velocità ha dimostrato di riuscire a rendere più competitivi i territori, purtroppo la dorsale adriatica non è considerata strategica dall’Unione europea ma c’è l’impegno da parte del governo che nella legge di stabilità ha stanziato 350 milioni di euro per la velocizzazione della tratta Bologna-Lecce”.
“E’ apprezzabile l’intervento e la volontà del ministro Lupi- ha risposto Sottanelli – lo stanziamento sicuramente aiuterà ma bisogna fare di più. Va considerato anche il grave deficit infrastrutturale, gestionale ed organizzativo e di servizi non solo lungo la direttrice adriatica ma anche nell’interno, in particolare nel collegamento strategico tra la città di Pescara e Roma che attualmente necessita di quasi quattro ore di viaggio per percorrere soli 200 chilometri circa di distanza, la sua velocizzazione permetterebbe lo sviluppo dell’aeroporto d’Abruzzo garantendo un ulteriore sbocco per il traffico aereo proveniente da e verso la capitale”.