A dichiararlo in una nota è il Difensore Civico della Regione Abruzzo, Nicola Antonio Sisti, secondo cui “la sbandierata esigenza di deflazionare il carico dei processi ovvero la necessità di rendere più efficienti e funzionali le sedi giudiziarie, in realtà ha prodotto l’unico risultato di rendere più difficoltoso e costoso all’utente l’accesso al servizio giustizia. Basti pensare all’introduzione della media-conciliazione obbligatoria, che ha allungato inutilmente i tempi del processo, aggravandone i costi, all’aumento spropositato del contributo unificato ed infine alla prospettata istituzione di un giudice-filtro in sede di appello civile.
In tale sciagurato contesto ben si colloca la demolizione del servizio giustizia nel territorio, con il pretesto di una pseudo-razionalizzazione che non produrrà alcun risparmio né a breve né a lungo termine. I tribunali abruzzesi soppressi di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto, sono un esempio di produttività e di efficienza che non merita di essere cancellato, peraltro in alternativa ad un accorpamento che presenta connotazioni negative in termini di disfunzioni e gravissimi disservizi anche la situazione attuale dei Tribunali accorpanti. Come difensore civico della Regione Abruzzo è mio dovere non solo evidenziare ai cittadini dei circondari interessati, specie a quelli che non hanno ben compreso la portata del provvedimento del Governo, le pesanti difficoltà ed i notevoli costi cui andranno incontro, ma anche per sollecitare i vari Consigli degli Ordini, la Regione, le Province, i Comuni, le rappresentanze politiche, i sindacati e tutti coloro che hanno a cuore la dignità e la civiltà dei nostri territori, a coordinarsi in permanenza, a promuovere comitati ed ad assumere ogni opportuna iniziativa diretta a cancellare un provvedimento scellerato ed oscurantista i cui effetti sono assolutamente devastanti. Per quanto mi riguarda sottoporrò immediatamente la questione all’adunanza nazionale dei Difensori Civici Regionali per le iniziative del caso”.